Mattarella: “L’erosione del tabù nucleare è inquietante. In gioco il destino dell’umanità”

Il Capo di Stato a Hiroshima: "Oggi l'architettura del disarmo e della stessa non proliferazione delle armi di distruzione di massa appare minata da irresponsabili retoriche di conflitto"

Pubblicato:08-03-2025 13:00
Ultimo aggiornamento:09-03-2025 09:12

mattarella
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ROMA – “Il Trattato di non proliferazione del 1968, ancora oggi architrave della vita internazionale, cristallizza un impegno che ogni Stato ha assunto il dovere di onorare. Eppure oggi l’architettura del disarmo e della stessa non proliferazione delle armi di distruzione di massa appare minata da irresponsabili retoriche di conflitto, quando non da conflitti in atto. Minacce di ricorso agli ordigni nucleari sono pronunciate con sconsideratezza inquietante, sono in gioco i destini dell’umanità“. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella incontrando il presidente di Nihon, Hidankyo Toshiyuki Mimaki e l’Associazione Hidankyo dopo la visita al Memoriale della Pace di Hiroshima, in Giappone.

“Trattati fondamentali sono ostacolati o abbandonati. Si vagheggia persino di armare lo spazio extra atmosferico, sottraendolo a una cooperazione pacifica a beneficio di tutti- ha sottolineato Mattarella- Il tabù nucleare, pilastro nei rapporti internazionali per decenni, viene eroso, pubblicizzando l’esistenza di armamenti atomici di cui si sottolinea la portata cosiddetta limitata, controllabile, asseritamente circoscritta a singoli teatri di operazioni e dunque implicitamente suggerendo la loro accettabilità nell’ambito di guerre che si pretenderebbero locali”.

“La vostra azione di valore universale ha saputo ispirare i tanti movimenti che nel mondo hanno testimoniato opposizione all’arma atomica e al suo uso. Anche in Italia si prese coscienza, per usare le parole della scrittrice Elsa Morante, contro l’occulta tentazione di disintegrarsi con le bombe, orchesse e balene. Grazie, cari Hibakusha, per aver sottolineato che l’orrore da voi vissuto deve rimanere unico, tragico spartiacque nella storia. Una cesura irreversibile nel percorso dell’umanità, affinché non sia più varcata la soglia dell’annientamento nucleare”.

Per Mattarella “il dramma che si è consumato a Hiroshima e Nagasaki suona a sufficienza quale richiamo alle coscienze sulla capacità autodistruttiva che l’umanità ha generato. A 80 anni di distanza, quei due lampi accecanti, quelle due onde d’urto inimmaginabili, costituiscono ancora oggi un mondo intangibile e il fulcro di una coscienza avvertita. L’atrocità di quei due momenti, le terribili conseguenze delle radiazioni contribuirono a formare il consenso internazionale intorno a un imperativo morale, che la bomba atomica non dovesse mai più essere utilizzata. Da quell’orrore trasse nuovo vigore il dibattito sul disarmo”.

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