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Nardella: “Nelle scuole va insegnato il Novecento, l’antifascimo e la Costituzione”

"Altrimenti saremo un Paese incapace di avere una memoria comune"

Pubblicato:08-03-2023 15:01
Ultimo aggiornamento:09-03-2023 10:17
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FIRENZE – “Non ci meravigliamo se l’antifascismo sia considerato un valore di parte“. Succede “perché sui banchi di scuola il Novecento non è insegnato abbastanza“. Ne è convinto il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che, nel giorno in cui si apre la fiera Didacta alla Fortezza da Basso, si imbatte su uno di quei temi che ha sempre fatto discutere il mondo dell’insegnamento. Lo fa indicando una strada da perseguire: “Si arriva alla Seconda guerra mondiale, ma poi c’è poco spazio, poco tempo per insegnare cosa sia stato il fascismo in Italia, l’occupazione nazista, la Resistenza e soprattutto come è nata la Costituzione. Partiamo da questo, senza polemiche o l’evocazione di scontri tra partiti: usiamo l’ora di educazione civica e quelle di storia per insegnare alle nuove generazioni” questi passaggi storici. Altrimenti, avverte, “saremo sempre un Paese incapace di avere una memoria comune. E saremo sempre un Paese diviso tra fazioni politiche su quelli che sono fatti storici incontrovertibili”, cosa “che non possiamo accettare”.

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