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8 marzo, l’allarme di Guterres sul gender gap: “Per raggiungere la parità ci vorranno tre secoli”

Anche in Europa la situazione non è delle migliori e le donne disoccupate superano in percentuale gli uomini senza impiego

Pubblicato:08-03-2023 18:10
Ultimo aggiornamento:09-03-2023 08:50

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BRUXELLES – In occasione della Festa della donna il segretario generale Onu Antonio Guterres ha lanciato l’allarme sul gender gap: “La parità è sempre più lontana”, ha detto, avvertendo che se nel mondo non si invertirà la rotta, ci vorranno tre secoli a raggiungere tale obiettivo. Anche la Commissione Ue si è detta “allarmata” per l’aumento di violenze e discriminazioni su bambine, ragazze e donne a livello globale, annunciando sanzioni per i paesi che non lavorano per migliorare le cose. Tuttavia anche nell’Unione europea, dove le donne sono il 51% della popolazione, pari a 228 milioni di persone, la situazione non è delle migliori.

IN EUROPA SENZA IMPIEGO PIÙ DONNE CHE UOMINI

A livello economico – essenziale per garantire autonomia di scelta – gli uomini mediamente ricevono un salario del 13% superiore a quello delle colleghe, stando ai dati di marzo 2022. La percentuale è in lenta ma costante riduzione dal 2010, quando toccava il 15,8%, nel 2012 il 16,4%. Il Paese dove la differenza è più bassa è il Lussemburgo con lo 0,7%, seguito dal 2,4% della Romania e dal 3,1% della Slovenia. Al quarto posto figura l’Italia col 4,2%. Se la passano peggio invece le lavoratrici della Lettonia, che percepiscono il 22.3% in meno dei colleghi maschi, seguite da quelle in Estonia (21,1%), Austria (18,9%) e Germania (18,3%).

Quanto alla disoccupazione, secondo rilevamenti del 2013 di Eurostat le donne tra i 15 e i 64 anni con un impiego sono in media il 67,7%, contro oltre il 78,5% per gli uomini, confermando che in ogni paese europeo la quota di donne disoccupate è maggiore rispetto agli uomini disoccupati. In Italia la situazione peggiora, con solo il 49,4% di donne con un impiego, seguita dalla Grecia col 48,8%. In generale nell’Ue a gennaio 2023 la percentuale di disoccupate è scesa al 6,5% per le donne e al 5,7% per gli uomini. Sono invece in media l’88% le insegnanti donne nella scuola primaria, mentre rappresentano l’89% in ostetricia e il 93% nella cura dell’infanzia.


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