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L’appello del sindaco di Cutro al Pd di Crotone: “Basta polemiche”

"Mi scuso per la durezza verso Leo Barberio, ma non cambio idea su Piantedosi e Meloni"

Pubblicato:08-03-2023 13:27
Ultimo aggiornamento:08-03-2023 16:01

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ROMA – Dopo le scintille di ieri, arriva il ramoscello di pace. Rimarcando però la posizione sul fatto che un Consiglio dei ministri in Calabria è un segno di attenzione del Governo al territorio. Il sindaco di Cutro, Antonio Ceraso, dopo la risposta ‘a caldo’ ieri alla dura lettera aperta del segretario provinciale del Pd a Crotone, Leo Barberio, rilascia all’Agenzia DIRE una dichiarazione dai toni più distensivi, scusandosi innazitutto per “l’attacco sul piano personale” a Barberio, ma chiedendo nel contempo a tutto il Pd locale “di evitare ulteriori polemiche”.

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Ieri il segretario della Federazione Pd Kr si era detto “imbarazzato” per le parole rilasciate dal sindaco di Cutro a sostegno del ministro Matteo Piantedosi scrivendo: “Ceraso è un sindaco o un dipendente del Governo?”. Il primo cittadino di Cutro aveva subito reagito dicendo “di non essere servo di nessuno” e all’esponente Dem aveva rimarcato “di essere figlio del sindaco di Scandale” aggiungendo: “Allora lui è servo del comunismo e di Putin?”.


Insomma, ieri tra i due nervi molto tesi, comprensibilmente anche alla luce del gravoso impegno che il Comune di Cutro e quello di Crotone stanno portando avanti dopo la tragedia del naufragio a Steccato di Cutro. Oggi Ceraso si dice ancora più convinto che sia tempo di abbassare i toni. Con un’altra dichiarazione all’Agenzia DIRE spiega: “Alle accuse da parte di Leo Barberio di essere un dipendente del Governo per aver cercato di rimettere al centro del dibattito politico la tragedia delle vittime del naufragio e non, come sta facendo il PD, la sterile polemica sul Ministro Piantedosi e sul Governo, ho risposto con un intervento emotivo frutto della tensione vissuta in questi ultimi giorni che mi ha molto provato. Mi scuso pertanto con Barberio per gli attacchi personali. Ribadisco però fermamente la mia posizione che è stata quella di prendere atto della vicinanza dimostrata dal Ministro Piantedosi che poche ore dopo la tragedia era sul posto in supporto delle istituzioni locali. A me interessano i fatti e non faccio il processo alle intenzioni. Quando Barberio dice che questo Governo non ha mosso un dito per evitare che si verificasse l’evento doloroso si sostituisce alla magistratura addebitando responsabilità, che ad oggi non hanno alcun fondamento, solo per fini politici. Le morti dei migranti in mare ci sono sempre state anche quando governava il PD a dimostrazione che nessuno ad oggi è riuscito ad individuare la soluzione ad un problema complesso che non puo’ gravare solo sulle spalle del Governo italiano di qualunque schieramento sia”.

Il sindaco di Cutro, Antonio Ceraso, tornando sulle parole di Leo Barberio, segretario della Federazione Pd a Crotone, rimarca all’Agenzia DIRE: “Certo che plaudo alla scelta di fare un Consiglio dei Ministri a Cutro perché quella che è sempre stata terra di nessuno oggi ha l’occasione di ospitare le massime cariche dello Stato che con questa iniziativa dimostrano vicinanza e riconoscenza alla cittadinanza e alle istituzioni locali per come hanno affrontato la tragedia. Direi che si tratta di un gesto senza precedenti e pertanto che merita riconoscenza. Io sono orgoglioso dei cittadini di Cutro e non posso che apprezzare l’iniziativa del Governo che viene a rendergli omaggio senza giudicare tempi e intenzioni come il PD che avrebbe criticato a prescindere qualsiasi iniziativa della Meloni solo per propaganda politica. Proprio per far rimanere al centro la tematica dei migranti e far in modo che l’occasione d’incontro con il Governo sia un’opportunita’ per Cutro e per tutto il territorio chiedo al PD locale di evitare ulteriori polemiche o accuse nei confronti del sottoscritto che con umilta’ e rispetto per la carica che ricopre sta solo cercando di gestire al meglio e nel solo interesse della cittadinanza questa immane tragedia avendo negli occhi e nel cuore le vittime del naufragio e la disperazione dei superstiti”.

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