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Luca Calvani debutta al cinema: “È la mia lettera d’amore alla vita e alla Toscana”

Da ‘Cortesie per gli ospiti’ al suo primo film ‘Il cacio con le pere’: “Siamo cresciuti con Francesco Nuti e Leonardo Pieraccioni ma è come se il testimone non fosse passato nelle mani di nessuno”

Pubblicato:08-03-2023 09:00
Ultimo aggiornamento:07-03-2023 23:27

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ROMA – Campagne toscane, comicità, dramma, Gianluca Gori senza Drusilla, due ‘esplosive’ Geppi Gucciari ed Elena Di Cioccio e Anna Safroncik (forse nel suo ruolo più convincente e riuscito). E ancora, due fratelli divisi tra la ricerca della felicità e il tempo che passa. Tutto questo ne ‘Il cacio con le pere’, scritto, diretto e interpretato da Luca Calvani alla sua opera prima. Un film scanzonato e sincero “nato da un’esigenza: quella di raccontare la Toscana. Siamo cresciuti con Francesco Nuti e Leonardo Pieraccioni ma è come se il testimone non fosse passato nelle mani di nessuno”, ha detto Calvani all’agenzia Dire. “Nel frattempo è tornato sullo schermo il cinema napoletano e quello pugliese. Sul grande schermo portiamo un film che racconta il nostro territorio e non solo. Abbiamo portato la macchina cinema nelle nostre strade – ha proseguito – e chi lo aveva mai visto a Prato. In una città come Roma è normale. ‘Il cacio con le pere’ è si una storia locale ma è universale, parla a tutti”. 

Dal 9 marzo al cinema, il film segue Fosco (Francesco Ciampi) e Fred (Calvani). Sono due fratelli diversissimi, la loro distanza sembra incolmabile. Ma come spesso succede, la vita, gli eventi e magari lo zampino di una saggia zia possono scatenare grandi cambiamenti e illuminare nuovi orizzonti. Il confronto fra i due, una convivenza forzata che non risparmia colpi di scena e spinge i protagonisti oltre i loro limiti e inesorabilmente al confronto. A prima vista, i due fratelli hanno punti di vista, aspirazioni e modalità diametralmente opposti, ma il loro incontro è la chiave di volta che gli permette di essere migliori, più felici e realizzati. Fred riscopre un contatto con se stesso e con le radici, mentre Fosco finalmente lancia e rilancia i dadi di una vita che oramai sembrava rassegnata e priva di amore.

Dal cinema alla tv con ‘Cortesie per gli ospiti’, fino alla cucina. Luca Calvani non si pone limiti, la vita gli ha insegnato a reinventarsi ogni giorno. E ogni giorno cerca la propria felicità. Con Alessandro, suo compagno di vita, e i suoi bassotti nel casale ‘Le Gusciane’ (a Camaiore, Lucca) tra cibo, natura e tessili. Lo scorso anno ha fatto ‘il giro del web’ per una foto postata su Instagram che lo ritraeva insieme al suo compagno in occasione del ‘Pride Month’. “Non mi aspettavo che lo chiamassero coming out, eppure non mi sono mai nascosto…nemmeno sui social. Hanno scritto tanti articoli clickbait, la mia volontà è sempre stata quella di tutelare la mia famiglia”, ha detto Calvani. “Sono stato bullizzato da ragazzo, ho conosciuto la mia libertà quando mi sono trasferito a New York. Io credo che ci sia la necessità di raccontarci senza ghettizzarci. A tutti deve essere lasciata la possibilità di sentirsi bene nei propri panni, di rivedersi e di riconoscersi nelle serie o nei film che guardiamo ma anche nei libri che leggiamo”. Il regista ha poi concluso: “C’è ancora un bel po’ di strada da fare. Ognuno di noi ha il diritto di essere tutelato e di vivere la propria vita. Ma dobbiamo anche tra di noi ascoltarci, guardarci negli occhi. Questa sarà la nostra salvezza”. 


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