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Tg Ambiente, edizione dell’8 marzo 2022

Si parla di stop plastica, aereo idrogeno, caro-spiagge

Pubblicato:08-03-2022 13:41
Ultimo aggiornamento:08-03-2022 13:41

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ONU, TRATTATO VINCOLANTE CONTRO PLASTICA ENTRO 2024

Una giornata storica nella campagna internazionale contro l’inquinamento da plastica: lo scorso mercoledì all’Assemblea dell’ambiente delle Nazioni Unite capi di Stato, ministri dell’Ambiente e altri rappresentanti di 175 nazioni hanno approvato una risoluzione per la creazione di un comitato intergovernativo che negozi e finalizzi entro il 2024 un trattato giuridicamente vincolante in tutto il mondo contro la dispersione della plastica nell’ambiente. La risoluzione affronta l’intero ciclo di vita della plastica, compresa la sua produzione, progettazione e smaltimento. Decisa l’istituzione di un Comitato Intergovernativo di Negoziazione che inizierà i suoi lavori nel 2022 puntando a completare una bozza di accordo entro la fine del 2024. L’intesa segna “il trionfo del pianeta Terra sulla plastica monouso”, dice Inger Andersen, direttore esecutivo dell’UNEP, l’agenzia ambientale delle Nazioni unite. “E’ l’accordo ambientale multilaterale più significativo dall’Accordo di Parigi sul clima”, aggiunge Andersen.

DA AIRBUS AEREO TEST IDROGENO, SU MERCATO PER 2035

Airbus avanza nel progetto ZEROe che punta a sviluppare e mettere sul mercato il primo aereo commerciale al mondo a emissioni zero entro il 2035. Lanciato un programma dimostrativo pluriennale con l’obiettivo di testare tecnologie a idrogeno sia a terra che in volo, con un motore a combustione alimentato a idrogeno. Per la dimostrazione Airbus userà un A380 a due piani, l’aereo passeggeri più grande e spazioso al mondo mai costruito, dimensione che lo rende ideale per il ruolo di piattaforma di prova. Per la realizzazione del motore a idrogeno e arrivare a un velivolo dimostrativo, Airbus lancia una partnership con CFM International, joint venture tra GE e Safran Aircraft Engines. Il dimostratore ZEROe trasporterà quattro serbatoi di idrogeno liquido in posizione caudale e un propulsore a combustione di idrogeno montato lungo la fusoliera posteriore, una sorta di ‘motore extra’. Il sistema di distribuzione trasformerà l’idrogeno dalla forma liquida a quella gassosa prima di introdurlo nel motore, dove verrà bruciato per la propulsione. Con il l progetto ZEROe Airbus punta all’uso dell’idrogeno liquido su tre prototipi: un aereo a turboelica per i collegamenti regionali, uno a turboventola e un jet di nuova concezione per i viaggi medi.

CLIMA. A RIMINI IN 10MILA PER ‘SELFIE DALLO SPAZIO’

La spiaggia di Rimini cerca il record nella sensibilizzazione contro il cambiamento climatico con la scritta umana più grande mai fotografata dallo spazio, per dire che il cambiamento climatico va fermato, un tema centrale per il futuro dell’umanità. La sfida è lanciata: il 26 marzo si chiamano a raccolta 10mila persone perché compongano con i loro corpi la scritta ‘Stop Climate Change’, lunga 500 metri, larga 32, con un perimetro totale di 2,5 chilometri, una superficie di 6.500 metri quadrati, e visibile dallo spazio. La data non è scelta a caso, il satellite Pléiades Neo transiterà quel giorno alle 11.02 a 620 km dalla terra in corrispondenza delle spiagge riminesi e fotograferà dal cielo le tre parole. Una sorta di mega ‘selfie’ dallo spazio. L’iniziativa è promossa dall’associazione The Climate Route e patrocinata dal Comune di Rimini.


SPIAGGE, UDICON: INACCESSIBILI SE COSTO OMBRELLONI È 100 EURO

“Abbiamo dei pezzi di spiagge nel nostro paese che sono completamente inaccessibili ai cittadini normali. Mi riferisco a località dove i costi degli ombrelloni arrivano anche a 100, 150 euro. Ma le spiagge sono beni pubblici. Tutti i cittadini dovrebbero poter accedere a costi non dico regolamentati ma almeno che possano essere rispettosi del livello di paga di tutti gli italiani”. Per questo è “doveroso intervenire su questa materia. Basta rinvii, bisogna farlo assolutamente”. È netta la posizione di Udicon Emilia-Romagna, l’associazione dei consumatori regionale, sul tema delle concessioni balneari. A tal proposito il presidente dell’associazione, Vincenzo Paldino, spiega alla ‘Dire’: “Abbiamo il patrimonio più bello del nostro paese che sono le spiagge, deve essere regolamentato”. L’idea alla base è che quello balneare “non deve essere un settore chiuso”, per riuscire a dare ai cittadini “servizi di qualità al giusto prezzo”. Per questo servono “bandi trasparenti che tengano conto degli investimenti e delle professionalità acquisite, ma che diano una possibilità anche a imprenditori che fino ad ora non hanno avuto la possibilità di farlo di potersi inserire”, suggerisce Paldino. In parallelo, bisogna “far pagare gli oneri anche in base alla redditività che ha uno stabilimento in una zona, in modo tale da far pagare in modo proporzionale le imposte e le tasse”. Insomma, evitare che la materia diventi “appannaggio di pochi” e anzi possa essere gestita “sprigionando la stupenda imprenditorialità che abbiamo nel nostro Paese”, rispettando però “il libero accesso da parte dei cittadini a un servizio a costi contenuti, che possa essere agibile per tutti, senza vedere zone d’Italia dove per prendere un ombrellone devi pagare 100 euro”. Il tutto avrebbe “una ripercussione positiva nei cittadini-consumatori che ogni anno affollano le nostre spiagge”, conclude il presidente di Udicon Emilia-Romagna.

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