NEWS:

Ucraina, Mattarella: “No a indifferenza, in gioco la civiltà dell’intero genere umano”

"Crudele e insensata invasione, agire ora o prezzo da pagare sarà più alto"

Pubblicato:08-03-2022 13:23
Ultimo aggiornamento:08-03-2022 13:23

sergio mattarella
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Rivolgo il primo pensiero alle donne ucraine”, vittime di “una violenza crudele, inattesa, assurda”, scatenata da “un ingiustificabile conflitto”, da “una crudele e insensata invasione”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, parlando al Quirinale di “aggressione del governo della federazione russa all’Ucraina”. Per il capo dello Stato “va fermato subito, con decisione, questo ritorno all’indietro della storia e della civiltà”.

“Non è tollerabile, e non dovrebbe essere neppure concepibile, che in questo nuovo millennio qualcuno voglia comportarsi secondo i criteri di potenza dei secoli passati; pretendendo che gli stati più grandi e forti abbiano il diritto di imporre le proprie scelte ai paesi più vicini, e, in caso contrario, di aggredirli con la violenza delle armi. Provocando angoscia, sofferenze, morti, disumane devastazioni. Va fermato subito, con decisione, questo ritorno all’indietro della storia e della civiltà, prosegue il Capo dello Stato. Per Mattarella “opporsi oggi a questa deriva di scontri e di conflitti comporta dei prezzi; potrebbe provocare dei costi alle economie dei Paesi che vi si oppongono ma questi sarebbero di gran lunga inferiori a quelli che si pagherebbero se quella deriva non venisse fermata adesso”.

“La nostra responsabilità di cittadini, di europei, ci chiama oggi a un più forte impegno per la pace, perché si ritirino le forze di occupazione e si fermino le armi, perché sia ripristinato il diritto internazionale e siano rispettate le sovranità nazionali. L’indifferenza di fronte all’arbitrio e alla sopraffazione è il peggiore dei mali. In gioco non c’è solo la libertà di un popolo ma la pace, la democrazia, il diritto, la civiltà dell’Europa e dell’intero genere umano”, spiega ancora.


MATTARELLA: “INACCETTABILE CHE LE DONNE VIVANO NEL TIMORE

“Non possiamo più accettare che le donne vivano nel timore di violenze. Siano esse sotto la forma della brutale aggressione fisica, per strada, nei luoghi di lavoro e di svago, in famiglia, che sotto quelle, sovente larvate ma sempre gravi, di pressioni psicologiche e di veri e propri ricatti. Sono temi, questi, che chiamano alla comune responsabilità dell’intera società italiana, indipendentemente dal genere: tutti, donne e uomini”.

 MATTARELLA: “NO A RETRIBUZIONI A SFAVORE DELLE DONNE

 “Non è compatibile con la nostra civiltà che, a parità di mansioni e di impiego, esista una differenza di retribuzione a sfavore delle donne”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it