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Firenze stringe i giri della movida: stop all’alcol dopo le 16

Il sindaco del capoluogo toscano aumenta le restrizioni per cercare di evitare gli assembramenti, che nello scorso fine settimana hanno portato a decine e decine di multe

Pubblicato:08-03-2021 19:21
Ultimo aggiornamento:08-03-2021 19:21
Autore:

dario nardella
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FIRENZE – Stop alla vendita, all’asporto e al consumo in area pubblica di alcolici e super alcolici dalle 16 al coprifuoco delle 22; divieto di stazionamento esteso dall’area di Sant’Ambrogio a piazza Santissima Annunziata, piazza della Repubblica e via Pellicceria, piazza Santo Spirito. Dal venerdì alla domenica Firenze stringe i giri della movida per provare, anche così, a frenare il contagio da Covid. Lo spiega il sindaco Dario Nardella nel corso di una diretta Facebook lanciata per illustrare i provvedimenti cristallizzati in una nuova ordinanza che, mercoledì, sarà sottoposta al giudizio del Cosp.

Le due mosse, spiega, arrivano “dopo le decine e decine” di multe dello scorso fine settimana per assembramenti, mascherine non utilizzate o indossate non correttamente, o per il consumo di alcol in luoghi pubblici dopo le 18. Un aspetto, questo, su cui si sofferma Nardella motivando la stretta: “Il consumo di alcolici è la causa principale degli assembramenti nelle piazze e in alcune aree verdi”. Così, aggiunge, “non è che noi pretendiamo di risolvere il problema, però certamente ridurremo le occasioni di assembramento negli spazi pubblici”. Inoltre “sono restrizioni necessarie” visto che “dobbiamo fare di tutto per evitare di andare in zona rossa”, un rischio “reale, molto serio, se i livelli continuano a essere questi”. E sono limitazioni che corrono parallele a un altro obiettivo: “Scongiurare la chiusura della scuola, che per me resta l’extrema ratio”. La scelta, ammette, “può provocare qualche lamentela, qualche critica. Ma del resto è inutile voler accontentare tutti: così non si risolve mai niente”.

Infine il sindaco si concentra sulle aree verdi: “Abbiamo intensificato i controlli e se la situazione dovesse aggravarsi ulteriormente valuteremo” un intervento “anche i parchi e giardini”.


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