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Merola: “A Bologna siamo a 900 contagi, dobbiamo ridurli subito”

Il sindaco chiede ai cittadini di collaborare: "I controlli sono continui, non posso chiedere di più alle forze dell'ordine e alla Polizia locale"

Pubblicato:08-03-2021 15:57
Ultimo aggiornamento:08-03-2021 15:57

virginio merola
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BOLOGNA – Il capoluogo emiliano, in zona rossa da giovedì, ha “assolutamente bisogno” di ridurre la diffusione del Covid: “A Bologna oggi siamo a 900 contagi e abbiamo superato i 1.000 posti letto Covid, significa che manteniamo le urgenze e le prestazioni oncologiche ma dobbiamo ridurre il resto delle prestazioni. È la soglia d’allarme e l’Ausl ci dice, insieme all’Università, che il picco è previsto verso il 10-11 marzo”. Così il sindaco Virginio Merola, intervistato a SkyTg24.

Per quanto riguarda gli assembramenti, “i controlli sono continui, sinceramente- aggiunge Merola- non posso chiedere di più alle forze dell’ordine e alla Polizia locale, per questo la mia richiesta continua è rispettare i comportamenti individuali”. A questo proposito, i parchi continuano ad essere aperti. Ai cittadini Merola dice una volta di più “collaboriamo, perché i parchi sono molto importanti”, con l’avvertimento però che a fronte di comportamenti inadeguati scattano le chiusure: ebbene, “devo dire che finora l’invito è stato ampiamente rispettato dai bolognesi”. Durante l’intervista, però, si fa riferimento a troppe persone viste ieri in zona Pratello e Merola risponde: “Sì, i luoghi consueti della movida, però è anche vero che le forze dell’ordine e la Polizia locale sono intervenute subito, le persone multate sono tante e i controlli sono al massimo”. Infine, il primo cittadino bolognese giudica “comprensibile” il dibattito sull’apertura o meno delle scuole in presenza, ma non ci sta a sentir dire che c’è qualcuno che non dà importanza a questo tema. “Finiamola con queste sceneggiate”, sbotta Merola: “Non è un problema di opinioni, il problema è seguire le prescrizioni, i suggerimenti, i consigli e i dati che forniscono le autorità sanitarie, come del resto sta facendo anche in modo più duro di noi il resto d’Europa”.

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