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Scontro aperto tra Governo e Lega Serie A. Spadafora chiede lo stop delle partite

Parma-Spal è iniziata alle 13.45, dopo un iniziale slittamento del fischio d’inizio in programma alle 12.30

Pubblicato:08-03-2020 12:09
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:06

pallone calcio
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ROMA – Si giochera’ regolarmente il turno di campionato, che prevede per oggi e domani i recuperi della 26esima giornata di serie A rimandata per l’emergenza Coronavirus. Parma-Spal è iniziata alle 13.45, dopo un iniziale slittamento del fischio d’inizio in programma alle 12.30.

Ma e’ scontro aperto tra Governo e Lega Serie A.

I giocatori di Parma e Spal, infatti, stavano per entrare in campo al Tardini per il turno di serie A previsto alle 12.30 ma sono stati richiamati negli spogliatoi dopo la nota del ministro per le Politiche giovanili e per lo Sport, Vincenzo Spadafora, che ha chiesto al presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, di fermare il campionato per emergenza coronavirus. 


Parma-Spal e’ il primo dei recuperi della 26esima giornata del campionato di serie A, rimandata per l’emergenza Coronavirus. Nel pomeriggio sono previsti, al momento, gli incontri delle 15 Milan-Genoa, Sampdoria-Verona, quello delle 18, Udinese-Fiorentina, e il big match delle 20.45, Juventus-Inter. Domani alle 18.30 e’ in programma Sassuolo-Brescia.

SPADAFORA: FIGC VALUTI STOP IMMEDIATO DELLA SERIE A

“La FIGC valuti lo STOP immediato della SERIE A”. Lo scrive su facebook Vincenzo Spadafora, ministro dello sport. “Condivido le dichiarazioni di Damiano Tommasi, Presidente dell’Associazione Italiana Calciatori, e mi unisco alla sua richiesta- aggiunge-. Non ha senso in questo momento, mentre chiediamo enormi sacrifici ai cittadini per impedire la diffusione del contagio, mettere a rischio la salute dei giocatori, degli arbitri, dei tecnici, dei tifosi che sicuramente si raduneranno per vedere le partite, solo per non sospendere temporaneamente il calcio e intaccare gli interessi che ruotano attorno ad esso”. 

Altre Federazioni hanno saggiamente optato per uno stop per i prossimi giorni– sottolinea-. Credo sia dovere del presidente della FIGC, Gravina, un supplemento di riflessione, senza attendere il primo caso di contagio, prima di assumersi questa gravosa responsabilita’. Del resto, ancora prima che la situazione diventasse cosi’ drammatica per il Paese, la Lega di Serie A e Sky si erano gia’ rifiutate di concedere a migliaia di italiani, costretti loro malgrado a restare a casa, di poter vedere in chiaro le partite, nascondendosi dietro presunte difficolta’ normative che con l’autentica disponibilita’ di tutti si sarebbero potute ampiamente superare”. 

“Nei vari contatti di ieri, infatti- prosegue-, anche grazie alla collaborazione di Rai e Mediaset, si era arrivati vicini ad una soluzione equa per tutti gli attori e soprattutto di grande conforto per i tanti cittadini appassionati di calcio. E invece sono prevalsi gli interessi economici di realta’ che pretendono di godere da sempre di un trattamento privilegiato e che vivono ormai fuori dalla realta’. Le societa’ di calcio piuttosto valutino come superare le clausole vessatorie gia’ all’attenzione dell’Antitrust per provvedere al rimborso degli abbonamenti e dei biglietti venduti per le prossime partite”. 

“Prenderó in considerazione nei prossimi giorni ogni iniziava utile anche legislativa per mettere ordine in un mondo che rischia di non rappresentare piu’ valori etici e morali ai quali vorremmo che si ispirasse sempre“, conclude. 

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