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Lo sciopero delle donne a Bologna riempie piazza Maggiore e scaccia la Lega

BOLOGNA - Dall'hashtag "me too" al "wetoogether", piazza Nettuno a Bologna torna 'rosa' per le donne contro la violenza

Pubblicato:08-03-2018 14:32
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:35
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BOLOGNA – Dall’hashtag “me too” al “wetoogether”, piazza Nettuno a Bologna torna ‘rosa’ per le donne contro la violenza e le discriminazioni di genere. E si ritrovano in centinaia con palco e banchetti accanto all’ingresso di Palazzo d’Accursio per lo sciopero femminile promosso dalla rete Nonunadimeno. In attesa del corteo del pomeriggio, sul palco si alternano testimonianze, come quella della Casa delle donne per non subire violenze, e poesie, per promuovere la parita’ e denunciare la violenza maschile. Per l’occasione ai piedi del Nettuno e’ allestito uno spazio per i bimbi, mentre sul Crescentone le docenti universitarie in sciopero fanno lezione: sono i corsi di “Mala educacion”, promossi dalla rete Link.

Attorno a mezzogiorno la presenza della consigliera della Lega nord Lucia Borgonzoni ha suscitato cori di disapprovazione da parte della piazza (“assassini!”; “siamo tutte antifasciste!”; “via, via leghisti e polizia!”).

 


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