ANCONA – Protesta di allevatori e agricoltori davanti la sede del consiglio regionale questa mattina contro i danni arrecati agli allevamenti e alle colture da lupi e cinghiali. Con tanto di bandiere e cartelli iscritti a Cia, ConfAgricoltura e Copagri hanno organizzato un sit-in che è proseguito anche durante i lavori dell’Assemblea legislativa.
“Siamo qui perché ormai siamo invasi da lupi e cinghiali– spiega il direttore provinciale della Cia di Pesaro Urbino Alessandro Taddei-. Non sappiamo più a chi rivolgerci. Gli ungulati devastano i campi e conseguentemente crescono i lupi che attaccano i nostri allevamenti”. In particolare allevatori e agricoltori chiedono all’amministrazione regionale di non applicare la normativa europea che prevede il de minimis: il dispositivo che impedisce un risarcimento superiore a 15.000 in tre anni perché equiparati a aiuti di Stato.
“Chiediamo alla Regione di non attuare il de minimis– dice Taddei- Dare un risarcimento di 15 mila euro in tre anni a fronte di danni che nel caso di attacchi di lupi o passaggi di ungulati possono superare le decine di migliaia di euro è una sciocchezza“. Una delegazione dei rappresentanti di Copagri, Cia e Confagricoltura si sta incontrando con la commissione regionale Agricoltura.
di Luca Fabbri, giornalista
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