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Insegnanti e presidi vanno a scuola. All’Opificio Golinelli

BOLOGNA - L'Opificio Golinelli mette

Pubblicato:08-03-2016 12:05
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:07

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Golinelli Giannini

BOLOGNA – L’Opificio Golinelli mette a disposizione i propri spazi e i propri laboratori, ma anche i docenti e gli esperti, per fare formazione a insegnanti e presidi delle scuole. Obiettivo? Essere sempre più moderni e al passo coi tempi, in particolare sul fronte  dell’innovazione didattica e organizzativa. A Opificio Golinelli, la maxi “cittadella della conoscenza” inaugurata a Bologna nell’ottobre scorso, si svolgeranno per tre anni attività di formazione per i docenti di tutte le materie, da quelle scientifiche a quelle umanistiche, con l’obiettivo di favorire le connessioni interdisciplinari nella programmazione scolastica. Lo prevede il protocollo firmato oggi al Miur tra il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Stefania Giannini e la Fondazione Golinelli. Si tratta di un accordo che punta a potenziare le attività di formazione degli insegnanti e dei dirigenti scolastici sul fronte dell’innovazione didattica e organizzativa.

Stefania Giannini“Con la Buona Scuola – ricorda il ministro Giannini – investiamo in modo strutturale sulla formazione dei docenti, con 40 milioni all’anno dedicati a questo capitolo, e innoviamo le competenze dei nostri ragazzi. Vogliamo che la scuola sia sempre di più aperta al territorio e che prepari gli studenti al futuro. Il protocollo che sigliamo oggi si inserisce perfettamente in questa prospettiva”.


marino_golinelliEntusiasta Marino Golinelli, presidente della Fondazione Golinelli: “Oggi prendiamo un impegno molto importante per la formazione dei docenti con l’obiettivo di educare ad educare. La Fondazione supporterà la scuola mettendo a disposizione i propri esperti, corsi, le aule, i laboratori e le attrezzature dell’Opificio Golinelli”. Il protocollo, di durata triennale, promuove in particolare la formazione dei docenti in ambito scientifico e matematico, umanistico e linguistico, tecnico e tecnologico, favorendo le connessioni interdisciplinari nella programmazione didattica. Promuove inoltre la formazione dei dirigenti scolastici e degli insegnanti sulle modalità innovative di organizzazione della didattica orientate a sviluppare negli studenti competenze digitali e capacità logiche e critiche.

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