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Roma, i Movimenti per il diritto all’abitare: “Se non ci saranno novità irromperemo nella campagna elettorale”

"Regione Lazio silente sul complesso dell'ex Ipab San Michele"

Pubblicato:08-02-2023 18:52
Ultimo aggiornamento:08-02-2023 18:52
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ROMA – “È un segnale assurdo di chiusura politica il fatto che la Regione non sia qui con noi per trovare una soluzione alla riconversione in 60 case popolari del complesso dell’ex Ipab San Michele“, in zona Tor Marancia a Roma. Se non ci saranno novità saremo costretti a irrompere in questo finale di campagna elettorale, cosa che non avremmo voluto fare”. Luca Fagiano, esponente dei Movimenti per il diritto all’abitare, manda attraverso l’agenzia Dire l’avviso alla politica laziale a 4 giorni dalle elezioni regionali e a 24 ore dalla manifestazione che i Movimenti faranno domani, partendo da piazza dell’Esquilino per chiudere poi sotto piazza del Campidoglio.

La miccia che può fare esplodere la tensione parte da lontano. Quasi 20 anni fa, al termine di una lunga tendopoli, venne occupato un complesso di 3 palazzine in via Casale de Merode dove c’erano due cliniche fantasma (erano i tempi di lady Asl) e una scuola abbandonata. Tre anni fa la Regione “decise di destinare circa 10 milioni di euro (col tempo diventati 15) per effettuare in quell’occupazione, popolata da 60 famiglie e oltre 100 bambini da anni in emergenza abitativa, attraverso l’Ater un’opera di riqualificazione del complesso, costruendo 60 alloggi popolari, e di rigenerazione urbana con spazi pubblici per il quartiere”, ha raccontato Fagiano durante l’occupazione della sede dell’Ater di Roma.

Le procedure sono state espletate quasi completamente: “La conferenza dei servizi si è conclusa positivamente, il Comune ha rilasciato i permessi a costruire, a luglio dovevano partire i lavori- ha proseguito Fagiano- ma è tutto fermo da mesi perché si attende un ultimo parere della commissione tecnica presieduta dell’Ater che deve esprimersi sulla congruità della spesa. Mancano pochi giorni alle elezioni, siamo allarmati e le famiglie arrabbiate perché temiamo che la promessa di Zingaretti, Valeriani e D’Amato non venga mantenuta, che quindi si fermi tutto e le famiglie restino in emergenza abitativa di fronte a un progetto pronto”.


In questo contesto domani ci sarà il corteo dei Movimenti: “Questo tema entrerà con forza nella manifestazione e se la situazione restasse in questi termini si agiterebbero gli ultimi giorni di campagna elettorale- ha avvertito Fagiano- Le forze dell’ordine finora sono state attente a non creare tensioni ma temiamo che senza soluzioni ci sgomberino e accadano cose che non devono accadere”.
Per domani mattina è stato convocato “un comitato tecnico straordinario ma non conosciamo i termini- ha concluso Fagiano parlando in assemblea agli occupanti- Cominciamo a ragionare sulla possibilità di mantenere un presidio qui questa notte”.

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