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Sanremo, lo street artist contro la stola di Chiara Ferragni: “‘Pensati libera’ non è una merce”

L'artista cicatrici.nere, autore della frase scelta dall'influencer per il suo "vestito manifesto" a Sanremo, critica l'operazione

Pubblicato:08-02-2023 13:31
Ultimo aggiornamento:08-02-2023 14:01

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ROMA – Lo definisce “artivismo”, un concetto che fonde arte e attivismo. E si ribella contro l’uso strumentale della frase ‘Pensati libera’ portata da Chiara Ferragni sul palco di Sanremo attraverso uno dei suoi abiti. Lo street artist e tatuatore cicatrici.nere, che di questo slogan ha tappezzato varie città tra cui Bologna, interviene su Instagram per dire la sua sulla stola con la frase ‘Pensati libera’ scelta da Chiara Ferragni per presentarsi al pubblico del Festival in occasione della sua prima entrata in scena all’Ariston. Un post per spiegare da cosa nasce la frase e una serie di storie in cui rilancia le accuse di plagio che sono piovute addosso a Ferragni e a Dior che ha confezionato l’abito.

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Definendolo “il vestito manifesto”, l’influencer e fashion blogger ha scritto su Instagram: “Sentivamo la necessità di portare sul palco più popolare d’Italia un messaggio sociale, anche attraverso la moda”. Ferragni ha intestato la paternità dello slogan all’artista Claire Fontaine: “Le semplici e pur così forti parole arrivano da una fotografia scattata che speriamo possano ispirare tutte le donne a sentirsi libere di uscire dal ruolo che è stato a loro imposto dalla società”. E la stessa artista femminista ha spiegato di aver preso ispirazione dalla scritta letta su un muro di Genova dopo una marcia per i diritti delle donne.


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Ma nonostante Chiara Ferragni abbia spiegato che l’intento era dedicare la frase ‘Pensati libera’ “a tutte le donne che hanno voglia di sentirsi semplicemente loro stesse senza essere giudicate”, l’abito confezionato dalla stilista Maria Grazia Chiuri per Dior è stato criticato da cicatrici.nere. “Pensati libero è là fuori per strada. Non è uno slogan, non è un prodotto, non è una foto, non è un post, non è per una moda – spiega lo street artist e tatuatore – non è un manifesto, non è proprietà di qualcuno, non è per vendere, non è mercificare un’idea“.

L’artista cicatrici.nere passa poi ad analizzare il vero senso dello slogan: “Pensati libera è nn atto di volontà per liberare le persone dalla superficiale, veloce e soffocante vita moderna. Pensati libero è un respiro tra i rovi degli schedari, delle tabelle e degli ordini. È dire ‘ci sono anche io’ tra gli sconfitti di tutti i giorni.

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