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Covid, Pregliasco: “Contro le varianti possibile terzo richiamo del vaccino”

"La velocità di immunizzazione è determinante. Guardando a Israele i dati ci dicono che se riusciamo a vaccinare con le dosi necessarie almeno il 40% della popolazione, riusciremo a proteggere una buona percentuale di persone"

Pubblicato:08-02-2021 17:05
Ultimo aggiornamento:08-02-2021 17:05

fabrizio pregliasco
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ROMA – “La velocità di immunizzazione è determinante. Guardando a Israele i dati ci dicono che se riusciamo a vaccinare con le dosi necessarie almeno il 40% della popolazione, riusciremo a proteggere una buona percentuale di persone. Per quanto riguarda le varianti, è probabile che ci sarà la necessità di un terzo richiamo, non appena sarà disponibile“. Lo ha detto Fabrizio Pregliasco, direttore sanitario del Galeazzi di Milano, ospite a Tagadà su La7. Rispetto all’idea che alcuni Paesi stiano adottando mascherine Ffp2, Pregliasco conferma che “dobbiamo mantenere le precauzioni che già abbiamo e valutare, certamente, se è opportuno usare mascherine maggiormente protettive che però hanno un costo maggiore. Le varianti, come già quella inglese, ci indicano che oltre la contagiosità ci sono effettivamente più ricoveri, in ragione in primo luogo dell’aumento dei casi nella popolazione”.

PREGLIASCO: “GESTIONE ZONA GIALLA È TRA LE PIÙ DIFFICILI

“Il lockdown a colori è una forma di mitigazione del contagio, quindi è fisiologico che possano esservi delle risalite nei numeri dei casi. Se le riaperture sono state precoci e in virtù delle varianti, è difficile dirlo, dobbiamo in ogni caso ridurre i contatti, è l’elemento fondamentale del nostro comportamento, al di là della chiusura di ristoranti e coprifuoco. La gestione della zona gialla è tra le più difficili perché lascia molte porte aperte, siamo ancora su una lama di rasoio, anche alla luce delle valutazioni in corso del Cts su riaperture di piscine, palestre, cinema e teatri”.


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