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Nelle scuole del Lazio terzo incontro ‘Io non odio’ contro violenza di genere

Pubblicato:08-02-2021 15:08
Ultimo aggiornamento:23-03-2021 16:28
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IO NON ODIO
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di Marco Marchese

ROMA – Mantenere attivo il dibattito con i ragazzi e le ragazze per contrastare la violenza di genere e gli stereotipi, profondamente radicati nella nostra società. È l’obiettivo del progetto ‘Io non odio‘, rivolto agli studenti e studentesse delle scuole superiori del Lazio, promosso dall’assessorato al Turismo e Pari Opportunità insieme con l’assessorato al Lavoro e Nuovi Diritti, Formazione, Scuola e Diritto allo Studio universitario. Dopo il successo dei due appuntamenti di fine 2020, che hanno visto la partecipazione da remoto di centinaia di ragazze e ragazzi e di numerosi artisti e personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo, si è svolto oggi il terzo incontro del progetto, con le testimonianze straordinarie di Roberto Colasanti e Letizia Lopez, fratello e sorella delle due ragazze vittime del brutale episodio di violenza avvenuto a San Felice Circeo il 1° ottobre 1975. Alla loro memoria la Regione Lazio ha dedicato un premio per le scuole, in scadenza il prossimo 16 aprile.

PUGLIESE: “È FONDAMENTALE CHE NELLE SCUOLE CI SIA UN DIBATTITO SULLA VIOLENZA DI GENERE”

“Sono molto contenta di questa seconda edizione del progetto, fortemente voluto dal presidente Zingaretti- ha detto Giovanna Pugliese, assessora alle Pari Opportunità e Turismo- un progetto che parte dalla scuola, il luogo dove non soltanto si apprende, ma si cresce e ci si forma come cittadine e cittadini. È molto difficile oggi dire queste cose in un incontro online, speriamo che la scuola torni ad essere presto il luogo dove tutte e tutti possiate crescere nella convivenza e nella cultura del rispetto reciproco. L’appuntamento di oggi ha lo scopo di far conoscere a voi giovani l’orrore del massacro del Circeo, interrogarci sul perché si arriva a tanta violenza, perché si ripete così spesso. Già oggi contiamo otto donne vittime di femminicidio da inizio anno. È fondamentale che nelle scuole sia costante il dibattito sulla violenza di genere, perché da qui bisogna attivare il cambiamento, valorizzando stili di vita rispettosi di sé e degli altri. Dobbiamo ricordare che oggi la violenza di genere prende nuove strade, si consuma online, generando nuove forme di discriminazione, dal cyberbullismo alla diffusione di immagini e video senza il consenso. Ragazzi e ragazze, non rimanete mai in silenzio e siate gli artefici del cambiamento”.


MATTIA: “LA VIOLENZA HA UN SOLO COLPEVOLE, CHI LA COMPIE”

“La scelta di proporre il rifinanziamento del Premio Colasanti-Lopez- dichiara la consigliera Eleonora Mattia, presidente della commissione Pari Opportunità, Scuola e Politiche Giovanili- è stata guidata dal dovere di ricordare le vite e i sogni spezzati di due ragazze che hanno fatto la storia. Donatella Colasanti ha mostrato con orgoglio come si possa sopravvivere e al suo coraggio e alla sua resilienza dobbiamo, per esempio, il cambiamento sociale che ha reso possibile la legge che definisce lo stupro reato contro la persona e non contro la morale. C’è un filo rosso che lega il massacro del Circeo alle cronache odierne ed è la costante messa sotto accusa delle donne: doppiamente vittime e sempre colpevoli. Pensiamo alla narrazione tossica- sottolinea Mattia- che ci viene proposta quotidianamente sui media, a quando ci viene chiesto come eravamo vestite, a quanta fatica facciamo ancora oggi per denunciare e per essere credute. Con questo Premio la Regione Lazio riafferma il ruolo della scuola nella sfida, che è prima di tutto culturale, contro quei pregiudizi e quel modello di pensiero, e ricorda invece che la violenza ha un solo colpevole: chi la compie“. Oltre a Roberto Colasanti e a Letizia Lopez sono intervenuti lo scrittore Edoardo Albinati, l’attrice Anna Ferzetti e la sostituta procuratrice di Roma e coordinatrice del pool per i diritti dei minori Maria Monteleone.
L’evento è stato presentato da Veronica Pivetti in diretta dallo Spazio Rossellini a Roma. Il progetto ‘Io non odio’ ha ricevuto l’adesione da parte della Federazione Nazionale Stampa Italiana e di Articolo 21.

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