NEWS:

Smart working e sicurezza, Agenzia delle Entrate si racconta al Dig.eat

Un esempio di best practice: sin dall'inizio dell'emergenza sanitaria ha garantito continuità nei servizi erogati a istituzioni, enti e cittadini

Pubblicato:08-02-2021 11:03
Ultimo aggiornamento:08-02-2021 11:03
Autore:

agenzia delle entrate
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Oltre 30mila dipendenti messi in poche settimane nelle condizioni di lavorare da casa o riducendo gli spostamenti, gestendo milioni di dati tributari di cittadini italiani in totale sicurezza, e di portare avanti i progetti di innovazione. L’esempio di best practice vede protagonista l’Agenzia delle Entrate, che sin dall’inizio dell’emergenza sanitaria ha garantito continuità nei servizi erogati a istituzioni, enti e cittadini. Lo raccontano Matteo Piperno, Capo ufficio Protezione dati, e Giuseppe Buono, Direttore Centrale tecnologie e innovazione dell’Agenzia delle Entrate in un Talk che verrà trasmesso in streaming domani dalle 9.30 alle 10 sulla piattaforma del DIG.eat (https://www.digeat.it/login/), dov’è in corso l’evento sul digitale promosso da ANORC e Digital & Law Department fino al 12 febbraio.

Nell’intervista i manager spiegano come sia stato possibile far funzionare accessi e servizi dell’Anagrafe Tributaria, banca dati alla quale sono connessi, oltre ai 32 dipendenti, circa 450 enti esterni, poi Regioni, Comuni, soggetti intermediari e imprese. Un sistema che riceve oltre 40 milioni di documenti tra dichiarazioni dei redditi ed altri dati rilevanti ai fini fiscali. Dati che in parte sono stati gestiti dai dipendenti in modalità di lavoro agile grazie a “nuove policy di sicurezza informatica” spiega Buono.

Del resto, il telelavoro, come spiega Piperno, “era già esistente”. L’Agenzia ha esteso in larga scala smart working e coworking cercando di “ricreare la stessa cornice di sicurezza che esiste all’interno della struttura. E laddove alcuni elementi non potevano essere riprodotti abbiamo integrato attraverso regole comportamentali che hanno responsabilizzato i dipendenti fornendogli strumenti per meglio configurare i dispositivi propri o quelli forniti dall’Agenzia”.


L’altro traguardo è stato “portare avanti- spiega Buono- i progetti strategici. Stiamo lavorando al supporto dell’iniziativa della lotteria scontrini, così come a nuovi servizi per la massima valorizzazione dei dati di cui siamo in possesso dall’Anagrafe Tributaria, per rendere più semplice il lavoro per gli utenti. Quindi, per esempio, la precompilata Iva: quest’anno il progetto che sarà avviato in via sperimentale per disporre in maniera precompilata i registri Iva per alcuni contribuenti e le liquidazioni”. Con questo tipo di innovazioni l’Anagrafe “ribalta- aggiunge Piperno- il paradigma dell’Agenzia delle Entrate che era percepita come una sorta di ‘black box’ dove arrivavano centinaia di milioni di informazioni che dovevano essere trattate, mentre il cittadino rimaneva in attesa di conoscere quali erano gli esiti di queste attività. Ora è l’Agenzia che raccoglie da chi interagisce con l’Anagrafe i dati che servono e propone servizi in maniera da avvicinare i cittadini e semplificare adempimenti e attività”.

Per vedere il Talk integrale è necessario registrarsi sulla piattaforma dedicata all’evento, all’indirizzo www.digeat.it. Si avrà così accesso al palinsesto completo on demand dell’iniziativa che ha un programma diviso in 4 settimane, con circa 100 fra web conference, talk, webinar e podcast dedicati al mondo del digitale e durerà fino al 12 febbraio. Per un’anteprima dei contenuti è possibile consultare la pagina ufficiale dell’evento: https://anorc.eu/dig-eat/. È possibile seguire gli aggiornamenti del DIG.eat anche via social, attraverso i canali ufficiali di ANORC (Facebook, Twitter e LinkedIN). Tra i protagonisti del racconto del Dig.eat 2021 ci sono Ageziaimpresa di Gruppo Apm, Archivium, Aruba Enterprise, Bremp, Csqa, Digital&Law Department, Dgroove, HiT Internet Technologies, Indicom, Lending Solution, Siav e Studio Legale Lisi.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it