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VIDEO | La politica le canta a tutti: Siri vince il Festival ‘Sanremo da pecora’

ROMA - La voce di Armando Siri, la scrittura di Alessandra Mussolini, il violino di Dario Nardella. La terza edizione

Pubblicato:08-02-2019 18:18
Ultimo aggiornamento:08-02-2019 18:18

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ROMA – La voce di Armando Siri, la scrittura di Alessandra Mussolini, il violino di Dario Nardella. La terza edizione di Sanremo da Pecora, ospitata dagli studi di Radio Rai, ha regalato tante curiosità, più o meno attese. La vittoria finale è andata ad Armando Siri, sottosegretario alle Infrastrutture e senatore della Lega, che ha dimostrato di avere doti vocali notevoli.

Nella prima fase della sfida, ha strappato applausi con tanto di standing ovation cantando Perdere l’amore di Massimo Ranieri, mentre nella seconda ha consolidato il consenso con Avrai di Claudio Baglioni. In finale ha battuto Alessandra Mussolini che oltre ad avere una bella voce, ha mostrato abilità nella scrittura, cambiando il testo di canzoni come Parole Parole di Mina e di E dimmi che non vuoi morire di Patty Pravo.

Curiosa la scelta delle canzoni ma soprattutto degli accoppiamenti. Se da una parte rappresentanti della maggioranza hanno cantato da soli, come appunto il leghista Armando Siri, la deputata della Lega Barbara Saltamartini, come Stefano Patuanelli, senatore M5s e come Sergio Battistelli ed Elisa Tripodi, deputati M5s, dall’altra le opposizioni hanno fatto squadra. Ad esempio Emanuele Fiano, Andrea Romano, Pd, hanno riproposto i Ricchi e Poveri, con Sarà perché ti amo, in quartetto con Michaela Biancofiore e Gabriella Giammanco, deputate di Forza Italia. E poi Ignazio La Russa, senatore di Fratelli d’Italia, e Simona Malpezzi, senatrice Pd che con la barista della Buvette hanno cantato Dove sta Zazà. In solitudine, invece, la ‘creativa’ Alessandra Mussolini, europarlamentare Ppe.


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