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Rifiuti a Roma, si è dimessa l’assessore Montanari: “Ama verso il fallimento”

ROMA - L'assessore ai Rifiuti del Comune di Roma, Pinuccia Montanari, si è dimessa dal suo incarico. La decisione è

Pubblicato:08-02-2019 17:08
Ultimo aggiornamento:08-02-2019 17:08
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ROMA – L’assessore ai Rifiuti del Comune di Roma, Pinuccia Montanari, si è dimessa dal suo incarico. La decisione è maturata dopo il suo voto contrario alla delibera di indirizzo approvata dalla Giunta capitolina che ha bocciato il bilancio 2017 di Ama.

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“Ritengo di fatto del tutto ingiustificata la bocciatura del bilancio che getta un’azienda che dà lavoro a oltre 11mila romani in una situazione di precarietà che prelude a procedure fallimentari. Non è per me più possibile condividere le azioni politiche e amministrative di questa Giunta”. Lo dichiara a ilfattoquotidiano.it l’assessore dimissionaria della Giunta Raggi, Pinuccia Montanari, parlando di Ama.


“Do la solidarietà ai lavoratori dell’azienda e a tutti quelli che si sono sforzati sino ad ora per costruire e non per distruggere. Qualcun altro possa in futuro realizzare il nostro sogno”, conclude l’assessore.

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“Non ci sono più alibi. Dopo 3 anni di amministrazione Raggi l’Ama viene affossata, l’assessore Montanari e il cda dell’azienda sfiduciati. Roma è una discarica a cielo aperto non perché non era stato approvato il piano regionale, come i grillini hanno più volte ripetuto, ma semplicemente perché non hanno mai avuto un progetto realistico di gestione del trattamento dei rifiuti e non sono stati capaci di dare indicazioni serie all’azienda che i rifiuti doveva trattare. Non sappiamo cosa faranno assessore e cda nelle prossime ore, di certo l’emergenza che vive la città non si risolve gettando nel caos l’Ama e i suoi lavoratori cui va la nostra solidarietà. Sono peraltro sconcertanti le notizie su presunti condizionamenti e ricatti da parte della sindaca Raggi verso assessori riottosi a prendere una decisione grave come quella odierna. Come in altre questioni delicate dell’amministrazione comunale prevale la sciagurata linea Giampaoletti-Lemmetti. La sindaca dica chiaramente se vuol far fallire l’azienda o avviare un altro concordato. E’ grave la tempistica su come si è arrivati alla decisione di bocciare il bilancio dell’azienda. Un anno di tempo è veramente troppo. Come intenderà la sindaca affrontare i problemi della città? Quale livello di efficienza potrà ottenere da una azienda che vede i propri vertici disconosciuti se non decapitati? Oggi a brindare sono i privati del settore cui l’amministrazione Raggi ha fatto un enorme regalo!”. Così in una nota il gruppo del Pd capitolino.

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