NEWS:

Crisi, alla Kavo partono 7 giorni di aspettativa retribuita, il 15 incontro

GENOVA - Una settimana di aspettativa retribuita in attesa dell'apertura di una vera e propria trattativa sindacale. E'

Pubblicato:08-02-2016 17:34
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:55

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

GENOVA – Una settimana di aspettativa retribuita in attesa dell’apertura di una vera e propria trattativa sindacale. E’ quanto è stato ottenuto questa mattina dai lavoratori dello stabilimento di Genova Nervi della Kavo Promedi, l’azienda tedesco-statunitense che produce apparecchiature odontoiatriche e che aveva avviato un blitz per la dismissione della produzione lo scorso weekend, all’insaputa dei dipendenti. “Abbiamo incontrato questa mattina i vertici dell’azienda- spiega alla ‘Dire’ il segretario ligure della Fiom, Bruno Manganaro– che hanno sempre avuto un atteggiamento arrogante. Hanno spiegato il loro tentativo barbaro di blitz nel fine settimana perché temevano scioperi”.

lavoro

La società, infatti, aveva fatto partire le lettere di licenziamento venerdì pomeriggio, solo poche ore prima che arrivassero a Nervi i camion per iniziare il trasloco. “Ne siamo usciti con l’accordo che per il momento non si porta via più nulla di quello che è rimasto- conferma il sindacalista- e che i lavoratori vanno in aspettativa retribuita da subito”. In attesa che vengano formalmente avviate le procedure di licenziamento, le parti torneranno a confrontarsi lunedì prossimo, 15 febbraio, nella sede genovese di Confindustria. Nell’incontro di questa mattina, a cui hanno partecipato anche gli assessori regionale e comunale allo Sviluppo economico, Edoardo Rixi ed Emanuele Piazza, l’azienda ha ribadito la necessità di accentrare la produzione in Germania e, proprio per questo motivo, la vertenza sindacale si annuncia molto complicata.
“Sarà difficilissimo- conclude Manganaro- perché l’azienda non ha nessuna intenzione di tornare indietro. Il nostro obiettivo è quello di ricollocare tutti e 22 i lavoratori e far pagare alla proprietà il prezzo più alto”.


di Simone D’Ambrosio, giornalista

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it