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Beni Culturali. D’Alfonso: “2,1 milioni per Castello della Monica”

TERAMO - Dopo l'Abbazia Celestiniana di Sulmona anche il Castello della

Pubblicato:08-02-2016 16:40
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:55

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castello-teTERAMO – Dopo l’Abbazia Celestiniana di Sulmona anche il Castello della Monica a Teramo conoscerà una nuova luce. L’edificio, che sorge sul piccolo colle di San Venanzio, sarà interessato da lavori di restauro finanziati in gran parte dalla Regione Abruzzo con 2,1 milioni di euro. Al pari dell’Abbazia Celestiniana anche il Castello della Monica fa parte di quei 22 progetti finanziati dalla Regione Abruzzo con una delibera di fine anno che ha riservato complessivamente oltre 18 milioni di euro ai Beni culturali regionali, modulando i fondi ex Pain Mezzogiorno. Questa mattina a Teramo il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, ha illustrato il progetto e presentato alla collettività teramana la ditta che si è aggiudicata i lavori di restauro.

   Si tratta di lavori di oltre 1 milione di euro a cui si aggiungeranno ulteriori lavori per 300 mila euro per le opere pittoriche. “Avete tra le mani un complesso che è vostro dovere far tornare agli antichi splendori”, ha detto D’Alfonso rivolgendosi ai responsabili della ditta Fracassa che si è aggiudicata i lavori. “Per la città di Teramo – ha aggiunto – il Castello della Monica è un’opera fondamentale per incrementare l’appetibilità turistica di tutto il comprensorio. Il Castello è uno degli edifici faro della città e dunque il vostro lavoro deve avere un ‘vincolo’ morale che deve essere il di più per portare a termine con la dovuta qualità le opere di restauro necessarie”.

   D’Alfonso ha voluto sottolineare “l’azione capillare degli ultimi mesi delle istituzioni per reperire le risorse finanziarie ma soprattutto per risolvere i tanti problemi che impedivano a questa struttura di essere oggetto di attenzioni. Da parte della Regione – ha concluso – D’Alfonso ci sarà sempre la dovuta collaborazione, ma è necessario sottolineare che lo spirito collaborativo deve essere di tutti, soggetti pubblici e privati, per arrivare al meglio e quanto prima alla conclusione dei lavori”. Nel mese di gennaio, inoltre, il ministero dei Beni culturali ha erogato un ulteriore finanziamento di 600 mila euro in favore della Sovrintendenza regionale. L’apertura del cantiere è prevista tra 40-60 giorni.


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