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Fumo. Nuove norme, cosa cambia tra multe, immagini choc e numero verde VIDEO

Un tabaccaio, un esperto dell'ISS e un addetto al rispetto delle norme antifumo in una Università romana, a ciascuno una domanda: cosa cambierà?

Pubblicato:08-02-2016 09:04
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:54

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ROMA  – Un tabaccaio, un esperto dell’Istituto superiore di sanità e un addetto al rispetto delle norme antifumo in una Università romana, a ciascuno una domanda: cosa cambierà con le nuove norme introdotte dal 2 febbraio? Diregiovani.it ha condotto una indagine sulle possibili conseguenze che avranno le nuove norme disposte dal decreto di recepimento della direttiva Ue sul tabacco introdotte il 2 febbraio scorso.

Fra le principali novità, l’introduzione sui pacchetti di immagini choc e del numero verde messo a disposizione dell’Istituto Superiore di Sanità, per chi vuole smettere di fumare. “Come già accaduto nel 2012- risponde a Diregiovani la dott.ssa Roberta Pacifici dell’Istituto Superiore di Sanità – quando il numero verde è stato inserito tra le avvertenze supplementari. In quell’occasione, il numero delle chiamate è aumentato di ben 5 volte: da 1000 chiamate circa nel 2013 a oltre 5mila chiamate negli anni successivi. Si può immaginare che, dal momento in cui il numero verde sarà su tutte le confezioni dei prodotti del tabacco da fumo, nel 2016 il numero delle chiamate potrebbe aumentare in maniera esponenziale.”


Un’altra delle novità determinate dal recepimento della direttiva è la scomparsa dei pacchetti da dieci e delle sigarette aromatiche: “Una novità che non cambierà niente, chi compra un pacchetto da 10 in genere ne prende uno ogni due giorni, vorrà dire che adesso ne compreranno uno da 20 ogni due giorni” dichiara Massimiliano, tabaccaio romano. Ci sono poi le sanzioni fino a 300 euro per chi getta mozziconi di sigaretta a terra. Ma “l’applicazione delle nuove norme sarà difficile da far rispettare – sottolinea un addetto al rispetto delle norme antifumo di un dipartimento della Sapienza – i ragazzi sono tanti e l’ateneo è grande”.

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