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Alla ricerca del tesoro del pirata ‘La Buse’, nascosto alle Seychelles

Il cacciatore di tesori John Cruise-Wilkins ha ereditato dal padre Reginald un messaggio criptato scritto nel 1730 dal pirata francese Olivier Levasseur, che aveva lasciato su un'isola un bottino stimato in oltre 130 milioni di dollari

Pubblicato:08-01-2021 19:24
Ultimo aggiornamento:08-01-2021 19:24

John Cruise-Wilkins
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ROMA – John Cruise-Wilkins è un cacciatore di tesori: una passione ereditata dall’ostinazione del padre Reginald, che gli ha lasciato un patrimonio fatto di studi e analisi. I documenti raccolti raccontano che nel XVIII secolo il pirata francese Olivier Levasseur, noto per le razzie nell’Oceano indiano, abbia lasciato su un’isola delle Seychelles un bottino stimato in oltre 130 milioni di dollari. Il pirata era soprannominato “La Buse”, ossia la poiana – volatile europeo della famiglia dei rapaci – e dopo tante scorribande e saccheggi la sua fama lo condusse all’arresto. Era il 1730 e un tribunale dell’Isola della Riunione lo condannò a morte.

Una volta dietro le sbarre, tutti cercarono di convincere il fuorilegge a rivelare dove tenesse il lauto bottino. “La Buse” venne torturato, ma mantenne il silenzio finché un giorno, mentre era solo, scrisse su un foglio l’esatta ubicazione del forziere. Peccato che lo fece impiegando un codice criptato. Il giorno in cui fu condotto dal boia per essere impiccato sulla pubblica piazza, Levasseur lanciò il biglietto alla folla gridando: “Il mio tesoro è per colui che sarà in grado di comprendere”.

Questa storia ha viaggiato nel tempo e nello spazio, raggiungendo oltre due secoli dopo Reginald Cruise-Wilkins, che dedicò la sua vita a decifrare il prezioso documento. Una volta morto, il figlio ha deciso di proseguire il suo lavoro, arrivando all’isola di Mahé, la più grande dell’arcipelago delle Seychelles: alcuni segni nelle rocce, un’impronta e il messaggio criptato lasciati dal pirata francese sono tutti gli elementi a disposizione di questo investigatore, che si dice convinto che il tesoro sia in un punto preciso e inviolato. “È ancora qui, ed è un bottino fantastico” ha detto, secondo una ricostruzione pubblicata oggi sul sito dell’emittente americana Cnn. “Quando tutto verrà fuori, sarà come ritrovare il Santo Graal dei cacciatori di tesori”.


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