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Trump: “Nuove sanzioni contro l’Iran, nostri soldati pronti ad ogni eventualità”

Il discorso del presidente americano dopo l'attacco dell'Iran di questa notte

Pubblicato:08-01-2020 17:06
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:49
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ROMA – “Ulteriori sanzioni economiche punitive saranno adottate subito” dagli Stati Uniti nei confronti del “regime iraniano”: lo ha detto oggi il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in una dichiarazione rilasciata alla Casa Bianca. Secondo il capo di Stato, le nuove sanzioni “resteranno in vigore fino a un cambiamento del comportamento” di Teheran.

“Nessun americano- aggiunge Trump- è stato ferito nel raid iraniano della scorsa notte. Non c’è stato nessun ferito, solo danni minimi alle nostre basi”. Le forze armate degli Stati Uniti sono preparate “per qualunque cosa” ma gia’ ora “sembra che l’Iran stia allentando la tensione”. 

“Dal 1979- prosegue il presidente Usa- le nazioni hanno tollerato le azioni destabilizzanti dell’Iran, ma quei tempi sono finiti. La scorsa settimana abbiamo effettuato un’azione decisiva per fermare un terrorista che minacciava le forze americane. Qassem Soleimani, capo delle forze Al Quds, è stato responsabile delle atrocità più terribili, addestrava terroristi, alimentava guerre civili sanguinose, ha ferito e ucciso centinaia di americani. Dopo l’attacco a Baghdad, dove è stato ucciso anche un americano, stava orchestrando nuovi attacchi contro di noi, ma lo abbiamo fermato. Le sue mani erano macchiate del sangue americano”.


Trump ricorda poi che, con gli accordi sul nucleare, gli Usa hanno dato “1,4 miliardi di dollari all’Iran, ma invece di ringraziarci hanno continuato a cantare ‘morte all’America’ e la loro folle corsa verso l’atomica. I missili lanciati ieri notte sono stati pagati dall’ultima amministrazione Usa con l’accordo su nucleare”.

Trump lancia poi un messaggio a Russia, Cina e ai partner europei: “Chiederò ai paesi della Nato di impegnarsi di più in Medio Oriente. E tutti devono abbandonare quello che resta dell’accordo sul nucleare e lavorare a un nuovo accordo. L’Iran potrebbe essere un grande paese, ma la pace non potrà prevalere se continua a fomentare il terrorismo”

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