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BOLOGNA – Testa o croce? Quando scegli il ginecologo e il medico di base non affidarti al caso“. È lo slogan scelto per la nuova campagna di sensibilizzazione dello Uaar, l’Unione degli atei e degli agnostici razionalisti di Bologna, Caselecchio e Imola. Uaar ha scelto di affiggere una serie di maxi manifesti e poster per le strade delle città con l’intento di invitare i cittadini a chiedere, nel momento in cui devono scegliere un dottore, se pratichi l’obiezione di coscienza.
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Anche se per l’associazione “gli ospedali sono purtroppo pieni di ginecologi obiettori, che limitano i diritti delle donne di ricorrere all’aborto” non si tratta solo di questo. Andrea Ruggeri, coordinatore Uaar di Bologna, spiega che a seguito di un’attenta analisi, il problema c’è anche per “quei medici che una volta fatta l’ecografia scelgono di non dire ai genitori se ci sono delle malformazioni o di chi non comunica l’esito positivo agli esami del sangue per le malattie sessualmente trasmissibili”. Quindi, in casi come questo avere un ginecologo o un medico di base di fiducia “è fondamentale”.
Uaar quindi, invita i cittadini a chiedere direttamente al dottore se è un obiettore di coscienza, così da non essere colti di sorpresa in caso di emergenza. In questo modo “anche i dottori potrebbero rendersi conto del problema”, conclude Ruggeri.
di Sara Forni
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