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In Molise stop lezioni in presenza e quarantena per chi viene da fuori Regione

"È facoltà dei sindaci consentire lo svolgimento della didattica in presenza nelle scuole primarie ubicate nei propri territori" ha ricordato il governatore Donato Toma

Pubblicato:07-12-2020 14:42
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:42

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NAPOLI – Dal 9 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 è sospesa sull’intero territorio regionale l’attività di didattica in presenza delle scuole primarie e secondarie di primo grado ad eccezione che per gli studenti con disabilità. Lo stabilisce l’ordinanza numero 51 emanata oggi, e valida fino al 7 gennaio 2021, dal presidente della Regione Molise, Donato Toma, che predispone la didattica digitale per l’intero periodo chiarendo che “è facoltà dei sindaci consentire lo svolgimento negli istituti delle scuole primarie ubicate nei propri territori dell’attività di didattica in presenza”. Vietato anche utilizzare i mezzi pubblici “per gli spostamenti all’interno del proprio comune o per il raggiungimento di altri luoghi all’interno del territorio regionale” salvo spostamenti “dettati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute, nonché qualora l’utilizzo del mezzo di trasporto pubblico costituisca la prima tratta per il raggiungimento di territori di altre regioni”. L’ordinanza stabilisce anche che tutte le persone che ad oggi “abbiano soggiornato per piu’ di 48 ore nel territorio di altre regioni, una volta giunti in Molise hanno l’obbligo di comunicarlo entro due ore al proprio medico di medicina generale ovvero al pediatra di libera scelta ovvero al dipartimento di Prevenzione, di osservare quarantena obbligatoria, mantenendo la stessa per 10 giorni, di osservare il divieto di spostamenti e viaggi, di rimanere raggiungibile per ogni eventuale attività di sorveglianza, in caso di comparsa di sintomi darne immediata comunicazione” con esclusione di coloro che “si limitino a transitare per il territorio regionale del Molise al solo fine di raggiungere altre regioni o che vi permangano per comprovate ragioni di lavoro o di salute, nonché nei confronti degli individui che siano sottoposti, con esito negativo, a tampone, anche antigenico, nelle 72 ore precedenti l’ingresso nel territorio molisano”.

I sindaci – si legge ancora – hanno “il compito di individuare strade o piazze nei centri urbani dei rispettivi territori potenzialmente suscettibili di situazioni di assembramento e, ove esistenti, di disporre con propria ordinanza la chiusura al pubblico per tutta la giornata o in determinate fasce orarie, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private”. 


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