NEWS:

Pd, Richetti: “Scissione Renzi? Non sta né in cielo né in terra”

"Non ho nessuna ragione per pensare che Renzi faccia un altro partito, perché quando l’hanno fatto altri ha giustamente detto che si combatte da dentro”.

Pubblicato:07-12-2018 07:52
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:52
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – La scissione del Pd e la nascita del partito di Matteo Renzi “non sta né in cielo né in terra. Non ho nessuna ragione per pensare che Renzi faccia un altro partito, perché quando l’hanno fatto altri ha giustamente detto che si combatte da dentro”. Ne è convinto Matteo Richetti, senatore Pd ed ex candidato al congresso dem, già renziano di ferro, che pochi giorni fa ha rinunciato alla sua corsa per confluire sulla proposta di Maurizio Martina.

Richetti, intervistato da ‘InCronaca’, la testata del master di giornalismo dell’Alma Mater di Bologna, bolla il dibattito come “autoreferenziale” e “surreale, che non interessa a nessuno e al quale non voglio partecipare. Non me ne importa nulla”.

Un Pd e un centrosinistra che si spaccano, ammonisce Richetti, sono “un grande regalo alla destra. E se qualcuno vuole fare questo regalo, lo farà. Io sto lavorando per rilanciare il Pd e per dare un’alternativa all’Italia. Tutto il resto è un parlarsi addosso”.


LA RINUNCIA DI MINNITI

Richetti commenta poi il passo indietro dell’ex ministro dell’Interno, Marco Minniti. “E’ una scelta personale da rispettare”, la giudica Richetti, che però non nasconde le sue perplessità. “Non capisco cosa sia cambiato dal giorno in cui si è candidato a oggi- sottolinea- c’erano gli stessi candidati e le stesse correnti. La situazione dispetto a 18 giorni fa non è molto diversa”.

E aggiunge: “Uno si candida se ha un progetto, non se le condizioni di contesto lo consentono. Poi se il progetto proposto è uguale a quello degli altri, fa come ho fatto io: unisce le forze”. Detto questo, ci tiene a precisare Richetti, “non voglio fare polemica con Minniti”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it