NEWS:

Blitz naziskin a Como, 13 indagati. Stamattina perquisizioni a skinhead in 6 città

Perquisizioni a Como, Brescia, Genova, Lodi, Mantova e Piacenza

Pubblicato:07-12-2017 07:58
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:58

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Ci sono 13 indagati per il blitz naziskin della settimana scorsa a Como, quando diversi esponenti di estrema destra appartenenti al gruppo ‘Veneto Fronte skinhead’ hanno fatto irruzione nella sede dell’associazione “Como senza frontiere” durante una riunione, accerchiando gli attivisti e leggendo un comunicato contro le attività delle organizzazioni impegnate nell’accoglienza dei migranti.

Le indagini della Procura di Como erano partite subito e stamattina  all’alba sono scattate le perquisizioni nei confronti di 13 appartenenti al sodalizio di estrema destra “Veneto Fronte Skinheads” e residenti a Piacenza: sono accusati di violenza privata in concorso e oggi le loro case sono state perquisite.


I provvedimenti sono stati eseguiti dalla Digos di Como, Brescia, Genova, Lodi, Mantova e Piacenza, città di residenza degli indagati, con il coordinamento del Servizio per il Contrasto dell’estremismo e del terrorismo interno della Direzione centrale della Polizia di Prevenzione- Ucigos.


Il questore di Como ha attivato il procedimento per arrivare ad un ‘avviso orale‘ nei confronti degli attivisti di Como, mentre ai militanti delle altre province è stato consegnato stamane il “foglio di via obbligatorio“: non potranno più tornare a Como.


I FATTI DEL 28 NOVEMBRE

I fatti per i quali si procede risalgono al 28 novembre, quando, nel corso di una riunione tenutasi nel capoluogo lariano organizzata nel Chiostrino di Sant’Eufemia dall’associazione “Como senza frontiere“, un gruppo di estremisti di destra ha fatto irruzione nella sala del convegno dando lettura ad un comunicato, a firma della suddetta formazione e dal titolo “Como senza frontiere: ipocriti di mestiere“, contro le attività delle organizzazioni impegnate nell’accoglienza dei migranti.

Le indagini, con il supporto di riprese audio-video, hanno permesso di individuare tutti i responsabili dell’azione, noti appartenenti al gruppo “Veneto Fronte Skinheads”, che già in passato avevano partecipato ad iniziative propagandistiche in varie località del territorio nazionale ed, in alcuni casi, erano stati protagonisti di azioni illegali e violente.

Sulla base dell’informativa della Digos, i magistrati hanno disposto le perquisizioni. Sono stati sequestrati documenti che saranno esaminati dai poliziotti delle Digos e del  Servizio per il Contrasto dell´estremismo e del terrorismo Interno- Ucigos.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it