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ROMA – Tre vigili urbani di Roma sono stati investiti da un’auto a Roma mentre erano impegnati nei rilievi di un incidente su via Tiburtina, all’altezza del ponte del Grande Raccordo Anulare.
I fatti sono avvenuti poco dopo le 20,30, durante una consueta attività di accertamento dopo un incidente. I tre agenti del IV Gruppo Tiburtino, dopo aver attuato le previste misure di sicurezza sul luogo del sinistro, sono stati investiti dall’auto che si è fermata dopo aver urtato violentemente anche il loro mezzo di servizio, talmente forte che l’auto della Polizia locale si è ribaltata nell’impatto.
Il più grave dei tre vigili travolti è un 24enne, ricoverato al San Camillo: i medici, per la gravità delle ferite, hanno dovuto amputargli la gamba sinistra. Alla guida dell’auto che li ha investiti, pare, c’era un Carabiniere dei Ros, risultato positivo all’alcol test con un tasso alcolemico che sarebbe pari a tre volte il consentito. Dice Marco Milani, segretario romano del Sulpl della polizia locale di Roma Capitale: “Sulla dinamica dell’investimento, pochi dubbi. Un carabiniere in servizio ai Ros in accertato stato di alterazione alcolica, ha pensato bene di non rispettare le corsie di incanalamento e di travolgere gli agenti al lavoro su strada, con una violenza tale da ribaltare lo stesso automezzo con il quale stavano operando”.
I tre agenti, due donne e un uomo, sono stati trasportati in codice rosso presso gli ospedali Sandro Pertini, Policlinico Umberto I e San Camillo. Il più grave, al momento, è un agente di 24 anni che si trova presso l’ospedale San Camillo. Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, nella notte è andato a trovarlo in ospedale e ha espresso la sua personale vicinanza e quella di Roma Capitale al ferito, ricoverato in codice rosso all’ospedale San Camillo, e ai familiari.
In via Tiburtina, dopo l’investimento, sono intervenute le volanti della Polizia Stradale per gli accertamenti volti a ricostruire l’esatta dinamica dei fatti.
“Nell’esprimere dolore e vicinanza per i gravissimo episodio occorso a colleghi che stavano facendo il loro lavoro ci vediamo costretti ancora una volta a denunciare le condizioni di insicurezza e la mancanza di riconoscimento e tutele dei lavoratori della categoria delle polizie locali. Il giovanissimo e sfortunato collega – un 24enne che, tra pochi giorni, avrebbe terminato il periodo di prova -, oltre agli arti rischia purtroppo di perdere anche il posto di lavoro qualora il periodo di convalescenza arrivasse a superare gli otto mesi consecutivi e questo perché uno scellerato contratto privatistico continua a negarci il riconoscimento di forza di polizia”. Così in una nota Marco Milani, segretario romano del Sulpl della polizia locale di Roma Capitale.
“La stessa organizzazione del lavoro dovrebbe essere uniformata al livello nazionale poiché immaginare di sera una sola pattuglia impegnata a rilevare un sinistro su una strada a scorrimento veloce è qualcosa che andrebbe rivisto. Bene la presenza del sindaco Roberto Gualtieri nel portare la propria solidarietà nell’immediatezza dei fatti ad un ragazzo che da oggi avrà una vita certamente più difficile, ma chiediamo alla politica e soprattutto al Governo meno ipocrisia e di affrontare una volta per tutte il problema di una legge di riforma che garantisca formazione strumenti e tutele ai poliziotti locali d’Italia”, conclude il sindacalista.
“Esprimiamo tutto il dolore e la vicinanza per quanto accaduto ai tre colleghi investiti e un particolare pensiero all’agente neoassunto, un ragazzo di 24 anni che ha perso l’uso delle gambe”. Così in una nota il coordinatore romano Ugl della polizia locale di Roma Capitale, Paolo Emilio Nasponi.
“In questo momento ci stringiamo forte a lui e alla sua famiglia per questa tragedia enorme. Ribadiamo come la nostra categoria, non riconosciuta come lavoro usurante, sia tra le più esposte in materia di sicurezza sul lavoro, specie di notte, ed oggi ancora non vengono riconosciute tutte le tutele relative ai rischi che donne e uomini della polizia locale affrontano quotidianamente. Quanti martiri ancora ‘occorrono’ prima di vedere la luce a una seria riforma per la categoria?”, conclude il sindacalista.
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