
SAN MARINO – Non l’intera politica sammarinese è coinvolta negli scontri in atto con Banca centrale. Anzi, c’è chi, come Giuseppe Maria Morganti, segretario di Stato uscente, ci tiene ad esprimere solidarietà e appoggio a presidente e direttore. In una nota, Morganti definisce “inaccettabile” che i vertici di Bcsm, management e Cda della banca “vengano sottoposti a minacce e intimidazioni”. E a riguardo ritiene “assolutamente necessario prendere posizione dicendo da che parte si sta in questa che è la questione più importante ed urgente che il Paese si trova ad affrontare”.
Lo stesso spiega di avere già espresso, la sera stessa del 24 ottobre, quando lesse la relazione di Wafik Grais, consegnata al Comitato per il Credito e il Risparmio, la sua “solidarietà e appoggio“ al presidente Grais e al direttore Savorelli. “Ora è più che mai necessario- manda a dire- che tutti coloro che sono con loro solidali lo dicano apertamente”. Anche perchè lo scontro in atto non è “con tutta la politica”. Quindi “è necessario sapere da che parte sta la politica– insiste- se con chi vuole riformare e salvare il sistema, o con chi pur di non cambiare, vuole aggravare la situazione”.
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