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Intervista a Paolo Crescentini

Nome: Paolo Cognome: Crescentini Luogo e data di nascita: San Marino 18 giugno

Pubblicato:07-11-2016 16:53
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:16

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paolo_crescentini_ps_smNome: Paolo

Cognome: Crescentini

Luogo e data di nascita: San Marino 18 giugno 1973


Professione: giornalista professionista dipendente di San Marino RTV

Residenza a San Marino: dalla nascita

Domicilio a San Marino: dalla nascita

Eventuale/i altra/e cittadinanza/e: no

Partito: Ps

1) Cominciamo dalla legislatura ormai volta al termine. Può dirci cosa, secondo la sua opinione, ha funzionato bene e cosa no o comunque meno? Per quali ragioni?

Reputo positivo aver messo mano, seppur in minima parte e a tratti, al regolamento consiliare nella parte che disciplina i tempi di intervento. Basta a Consigli con dibattiti fiume a volte privi di costrutto. Servono più fatti e meno parole. L’aspetto negativo, invece, è la frammentazione che ha caratterizzato la legislatura, con Consiglieri eletti in un gruppo poi passati ad un altro o diventati indipendenti. Troppa confusione con il rischio di disorientamento per la cittadinanza.

2) Nella prossima legislatura, quali sono i tre punti prioritari che la nuova maggioranza dovrà mettere al centro dell’agenda politica nei primi 100 giorni? Perché?

Le priorità sono diverse. Ritengo che sia importante in questo momento dare risposte sotto l’aspetto occupazionale, continuare a garantire una sanità gratuita e d’eccellenza e riportare serenità nel settore bancario e finanziario. Tre aspetti che, a mio avviso, sono tra le priorità per far ripartire il Paese e per ridare fiducia e prospettiva ai Sammarinesi.

3) Ci sono delle tematiche politiche che sente maggiormente vicine e per le quali desidera impegnarsi in prima persona? Come mai?

Si, e sono diverse. Vanno dal turismo allo sport, dalle telecomunicazioni all’informazione, senza dimenticare l’aspetto legato alla formazione scolastica. Proprio su quest’ultimo aspetto vorrei porre l’attenzione affinché ci sia un impegno a far sì che dal nostro Paese non ci sia la fuga di cervelli. Anzi, dovremmo fare in modo di far rientrare quei Sammarinesi che con il loro intelletto stanno contribuendo a sviluppare i paesi che li ospitano. Delle loro qualità ha bisogno la Repubblica di San Marino. La politica, pertanto, si impegni a migliorare il Paese passando attraverso la cultura.

4) In questa fase si parla sempre più di sviluppo dell’economia del Paese ma il concetto è legato all’idea di sviluppo che ognuno ha. Secondo la sua, quali sono le direzioni da seguire per ottenere i traguardi in tale ambito? A cosa non bisogna rinunciare per farlo?

Non credo si debba rinunciare a qualcosa. Da qualche anno è stata finalmente intrapresa la strada della trasparenza che ci ha permesso di essere un Paese virtuoso, tant’è vero che anche a livello internazionale è stato riconosciuto il percorso che la Repubblica di San Marino ha avviato. Adesso si tratta di rimanere sulla retta via. Basta distorsioni. Il nostro Paese oggi può essere ancor più interessante per chi vuole venire ad investire seriamente. Abbiamo un elemento che gioca a nostro favore che è quello di avere un regime fiscale più leggero rispetto ad altri paesi. Ecco, proprio questo aspetto unitamente alla trasparenza ed alla certezza del diritto deve essere il nostro biglietto da visita.

5) Qual è il convincimento che ha maturato in questi anni nel rapporto che sarebbe giusto si instaurasse tra San Marino e Unione Europea?

Sul ruolo di San Marino nel contesto dell’Unione Europea se ne parla da tantissimo tempo. Oggi, dopo anni in cui più volte ho avuto la sensazione che stessimo perdendo un treno dietro all’altro forse per mancanza di coraggio nel fare le scelte che avrebbero potuto giovare al nostro Paese, finalmente abbiamo intrapreso il percorso di integrazione con l’U.E. in linea con il progetto di un accordo di associazione.

6) Nella storia di San Marino, anche recente, c’è una figura politica a cui si ispira o almeno in cui si riconosce per ideali e valori?

Non devo sfogliare i libri di storia per trovare le figure cui mi ispiro. Gli esempi da seguire li ho in casa e sono i miei genitori Giorgio e Marina. Sono loro che mi hanno trasmesso i sani principi della vita quali la serietà, l’onestà ed il rispetto. Valori che mia moglie Emanuela ed io cerchiamo di trasmettere ai nostri figli Thomas e Nicolò. Mio padre, che mi ha trasmesso la passione per la politica e non solo, è per me un punto di riferimento per quello che ha fatto per la Repubblica di San Marino in modo particolare nel ruolo di presidente della Federazione Sammarinese Gioco Calcio.

7) Nello scenario politico internazionale, attuale o passato, c’è un personaggio di cui stima l’azione politica? Se si, per quali motivi?

Sicuramente Sandro Pertini, senza ombra di dubbio il Presidente della Repubblica Italiana più amato. Una figura tutta d’un pezzo. Un politico fortemente legato non solo agli ideali socialisti ma strenuo difensore della libertà. Un autentico padre e protettore del suo popolo. Sempre attuali, a mio parere, le sue frasi. Ne cito tre che sento fortemente:

“I giovani non hanno bisogno di prediche, i giovani hanno bisogno, da parte degli anziani, di esempi di onestà, coerenza e di altruismo”,

“Non può esserci libertà senza giustizia sociale e non può esserci giustizia sociale senza libertà “,

“Sii sempre, in ogni circostanza e di fronte a tutti, un uomo libero e pur di esserlo sii pronto a pagare qualsiasi prezzo”.

8) Ci sono delle esperienze nella sua formazione, nel suo lavoro, nella sua vita (anche politica) che considera propedeutiche o comunque importanti per svolgere nel migliore dei modi il mandato per cui si candida?

Quella appena terminata è la mia seconda legislatura. Mentre la prima l’ho vissuta da Capogruppo Consiliare, quindi da politico a tempo pieno, la seconda invece l’ho affrontata dividendomi tra il ruolo di Consigliere e quello di giornalista professionista dipendente di San Marino RTV. Un esperienza, quest’ultima, che mi ha permesso di esercitare una professione che amo e che ritengo utile per chi fa politica perché il giornalista deve sapere sintetizzare i concetti rendendoli chiari a tutti senza giri di parole. Ecco, quello che oggi serve secondo me alla politica è proprio il dono della sintesi per essere più incisiva ed immediata nelle risposte da dare alla cittadinanza.

9) Ci sono momenti in cui si sente orgoglioso del suo Paese? Quando l’ultima volta?

Sono SAMMARINESE dalla nascita e sono orgoglioso di esserlo, sempre. Se ci sono state parentesi poco edificanti per il Paese, la colpa non è del Paese in quanto tale ma di chi si è reso protagonista in negativo danneggiandone l’immagine.

10) Quali sono gli aspetti del suo carattere che ritiene maggiormente importanti per fare politica?

Per natura sono una persona tranquilla e riflessiva, sempre pronta a mettersi al servizio di chi ha bisogno. Chi mi conosce sa che sono umile, onesto e poco propenso ai personalismi. Ecco, proprio l’umiltà e l’onestà penso siano virtù fondamentali per fare politica.

11) Quando é nata nella sua vita l’aspirazione all’impegno politico con lo spirito di servizio per la nostra Repubblica? É giunta legata a un fatto scatenante particolare o si è costruita gradualmente nel tempo?

Diciamo che il mio impegno politico è arrivato gradualmente. Ho sempre seguito con interesse la politica. La svolta nel 2001 quando fui chiamato a ricoprire l’incarico di Segretario Particolare presso la Segreteria di Stato per il Turismo e Sport. Incarico ricoperto fino al 2008 quando sono stato eletto in seno al Consiglio Grande e Generale. I sette anni trascorsi in Segreteria di Stato sono stati molto importanti per la mia formazione e mi hanno permesso di entrare in Consiglio con un bagaglio di esperienza notevole.

12) Nella sua vita privata, anche passata, ci sono delle passioni (sport, hobbies, interessi) che ha coltivato e che hanno lasciato il segno dentro di lei? Se si, quali insegnamenti ne ha ricavato?

Lo sport è da sempre una mia grande passione, in modo particolare il calcio. Una disciplina dove si vince di squadra e si perde di squadra. Anche il più grande dei fuoriclasse ha bisogno di essere supportato dal gruppo per fare la differenza. Ognuno, nel suo ruolo, è indispensabile per raggiungere la vittoria. Ecco, vedo la politica, allo stesso modo. Una forza politica, pertanto, funziona se si gioca di squadra e non da solisti.

13) Con la preferenza unica crediamo che gli elettori valuteranno la competenza, le capacità del candidato, le sue motivazioni e l’entusiasmo. Cosa può dire a proposito riguardo le sue?

Lascio che siano gli elettori, com’è giusto che sia, a valutare se il sottoscritto sia competente ed all’altezza di continuare a ricoprire il ruolo di Consigliere. Da parte mia posso dire di essere molto motivato, di avere l’entusiasmo e di essere pronto a dare il mio contributo per il bene del Paese. Se non avessi gli stimoli e la determinazione necessari non mi sarei ricandidato

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