venerdì 14 Novembre 2025

FOTO | VIDEO | Alla guida dopo una mastectomia o un intervento? Arriva una cintura speciale

Chi ha subito un intervento alle mammelle o al torace a volte ha difficoltà a indossare la cintura di sicurezza e deve farne a meno: eccone una confortevole ma sicura

BOLOGNA – Un dispositivo per offrire sollievo e protezione a chi avverte disagio dovuto alla pressione della cintura dell’auto, in particolare dopo interventi di mastectomia, e permettere una guida in sicurezza. Si chiama SupportBelt ed è stata sviluppata da Ford negli Stati Uniti. Da oggi, la casa automobilistica lo porta anche in Italia donandone 100 alla Fondazione Ant di Bologna, che fornisce assistenza medico specialistica gratuita presso le abitazioni dei pazienti oncologici, e che ne curerà la distribuzione alla propria rete di volontari. Nel corso dell’evento di presentazione dell’iniziativa, oggi nella sede della Fondazione in via Jacopo di Paolo a Bologna, l’ad di Ford Italia Fabrizio Faltoni spiega come è nata l’invenzione: un’ingegnera americana, dipendente Ford, dopo un intervento di mastectomia ha provato in prima persona il dolore e il disagio causati dalla cintura di sicurezza. Un problema diffuso, che non riguarda soltanto le donne o le condizioni post-operatorie femminili, ma tutti coloro che hanno subito interventi toracici o addominali. Il disagio può essere tale che, in Italia, è prevista una deroga all’obbligo di indossare la cintura, con conseguenti rischi significativi per la propria sicurezza. Ma ora c’è una soluzione.

“Sostanzialmente è un rivestimento della cintura di sicurezza che ha l’obiettivo, post intervento chirurgico, di dare la possibilità a chi ha avuto interventi o alle mammelle o anche al torace di poter guidare l’automobile in totale sicurezza”, dice Faltoni. Tramite la SupportBelt, “si può indossare in totale sicurezza la cintura”, eliminando la necessità di scegliere tra comfort e protezione.
Realizzato con una imbottitura in schiuma flessibile, sagomata e rivestita in similpelle composta per quasi il 40% da Pet riciclato, si applica alla cintura di sicurezza con un velcro, allevia la pressione sul corpo, e grazie a una struttura traspirante previene irritazioni e fastidi e può essere utilizzata sia sulla cintura a spalla sia su quella addominale. Sviluppata dal team Ford dedicato all’accessibilità, con il contributo di pazienti e medici, la SupportBelt ha superato rigorosi crash test ed ad oggi è “l’unica soluzione di questo tipo progettata e validata da una casa automobilistica”.

“IL BREVETTO È APERTO, SI CERCANO INVESTITORI”

La produzione viene attualmente fatta negli Stati Uniti, ma Ford ha scelto di rendere aperto il brevetto per poter consentire una produzione locale. “Il brevetto è aperto– conferma l’ad Faltoni- quindi oggi è anche una giornata con la quale cerchiamo di trovare investitori che eventualmente sono disposti ad investire per produrre ulteriori prototipi come questo”. Portarli in Italia è motivo di “grande orgoglio”, perchè iniziative come queste “danno un senso più profondo al nostro lavoro, perché pensare di poter contribuire anche solo in minima parte al benessere di qualcuno aggiunge un valore incommensurabile”. “Grazie alla donazione di Ford, “potremo stare vicino alle donne operate al seno. Ecco quindi l’idea non soltanto di curare la malattia, ma di prendersi cura della persona, non solo il dispositivo, ma anche un aiuto concreto”, assicura Raffaella Pannuti, presidente della Fondazione Ant, che dal 2004 ad oggi conta 288.644 pazienti visitati in tutta Italia, di cui 23.756 solo nel 2024, e oltre 7.000 a bordo degli Ambulatori mobili Ant.

Ma non finisce qui, perchè nell’ambito della collaborazione con Ant, Ford rilancia e dona anche due veicoli alla Fondazione, un elettrico Explorer e un plug-in hybrid Transit Custom, che saranno utilizzati per il trasporto e l’assistenza domiciliare. Inoltre, grazie al contributo dell’azienda Phonocar, verranno installate due wall-box presso il centro direttivo di Ant per facilitare la ricarica domestica dei veicoli. Infine, anche la comunità bolognese sarà coinvolta nel programma con una speciale giornata di test drive. Il 15 novembre in piazza Calderini, nell’ambito dell’iniziativa “Drive 4 Ur Community”, dove sarà possibile provare la gamma elettrica Ford, per ogni test drive effettuato, l’azienda si impegna a donare 30 euro a Fondazione Ant, trasformando l’esperienza di guida in un gesto concreto di solidarietà.

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