ROMA – Gennaro Gattuso deve ancora guadagnarselo il Mondiale. Intanto il suo amico Fabio Cannavaro è già qualificato, da ct dell’Uzbekistan. “L’ho chiamato, gli ho detto che culo. Ti profumi, metti il gel e sei già al Mondiale, e io sono qui in trincea… (ride, ndr)”. Il resto della conferenza stampa prima del doppio impegno per le qualificazioni è più serio. Parla della sfida con Israele: “Martedì andremo a Udine e sapremo che ci sarà pochissima gente, e capisco la preoccupazione. Ma sappiamo anche di dover giocare, altrimenti perderemmo 3-0 a tavolino. Lo ripeto: dispiace vedere cosa succede, gente innocente e bambini che muoiono. Sono cose che fanno male al cuore. Per tutto questo non possiamo certo dire che l’ambiente sia sereno: ci saranno 10mila persone fuori dallo stadio e 5mila dentro. Ma noi dobbiamo andare al Mondiale e ce la metteremo tutta, sarebbe stato bello avere lo stesso entusiasmo di Bergamo, ma so che non è una situazione facile”.
“Noi dobbiamo pensare a fare il nostro, far sempre bene e lavorare con concentrazione. Fuori non si respira una bellissima aria, ma noi dobbiamo pensare al nostro. Poi se andremo ai playoff li affronteremo, ma per andarci dobbiamo finire davanti a Israele. Dobbiamo sempre essere pronti. Cambiare tanto? Vedremo, ma intanto pensiamo all’Estonia”.
Esordio per Nicolussi Caviglia e Cambiaghi: “Cambiaghi fa bene entrambe le fasi, Nicolussi dà equilibrio e qualità come vertice basso. Ero curioso di vederlo”.
Poi una battuta su Milan-Como in Australia: “E’ il calcio moderno, sono cifre importanti ed è giusto che le società le prendano in considerazione. Penso sia qualcosa di positivo per il nostro calcio. La vedo come una situazione non negativa”.







