Roma, il Comune boccia il referendum contro la ztl. Il comitato promotore: “Decisione che grida vendetta”

È stato dichiarato inammissibile. Bernaudo: "Valutiamo il ricorso al Tar"

Pubblicato:07-10-2024 15:04
Ultimo aggiornamento:07-10-2024 15:04
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ROMA – “La ‘democratica’ Commissione del Campidoglio, scelta dal Consiglio comunale, ha deliberato che i cittadini romani non possono pronunciarsi e votare sulla Ztl fascia verde e ha così concluso – con una motivazione dogmatica – che il quesito per il referendum consultivo da noi presentato è (per lorsignori) inammissibile“. A dare notizia della ‘bocciatura’ da parte del Comune è il Comitato promotore con una nota.

“Secondo loro il Comune di Roma non ha competenza ‘esclusiva’ sulla Ztl– spiega Andrea Bernaudo- Peccato che Roma Capitale sulla Ztl fascia verde ha sinora fatto, disfatto, corretto, modificato e rinviato autonomamente la sua delibera senza alcun controllo. Una decisione che grida vendetta anche dal punto di vista strettamente giuridico: perché Roma Capitale, pur rispondendo – come tutti i Comuni – a direttive e regole sovraordinate, ha invece una discrezionalità circa il perimetro di applicazione delle limitazioni del traffico veicolare urbano. Infatti ha escluso in via definitiva (e poi in parte riammesso provvisoriamente) circa 700.000 romani dal diritto alla circolazione nella Capitale, oltre ad altre indefinite centinaia di migliaia di pendolari e turisti non provvisti di veicoli di ultima generazione, ibridi o elettrici. Ma è sconcertante anche dal punto di vista politico, perché se fosse corretta la conclusione della Commissione comunale (e a nostro avviso non lo è) significherebbe che in realtà la colpa della Ztl fascia verde è tutta della Regione Lazio e dell’Unione Europea. Ora- conclude Bernaudo a nome del Comitato promotore del referendum- valuteremo se fare ricorso sperando che al Tar ci sia un giudice, come a Berlino”.

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