Getting your Trinity Audio player ready...
|
BOLOGNA – “Fanno delle mappe genetiche sul tumore, spero di entrare in un programma di cura e nel frattempo continuo con la fortissima chemio, tradizionale ma nuovissima e molto pesante. Ma tengo duro. Quando prendi un frontale con la vita, come nel mio caso, cambiano le priorità. Oggi la mia priorità assoluta è quello che mi rimane, sperando il più possibile. Sto facendo un cammino molto impegnativo, ma non posso lasciare il mio nipotino Gabriele“. A parlare è l’attrice Eleonora Giorgi che ieri, ospite di Verissimo condotto da Silvia Toffanin, ha aggiornato i suoi fan sullo stato del suo tumore al pancreas, con cui combatte da tempo. Al suo fianco c’era l’ex marito, l’attore Massimo Ciavarro, che ieri ha mostrato grande dolcezza per quello che resta, per entrambi, un grande amore passato: “Eleonora è una donna incredibile, guarda che sorriso”, ha detto parlando dell’attrice che è apparsa in tv con una cuffia a coprirle il capo. L’attrice non era in studio ma ha parlato durante un video collegamento da casa. Il nipotino Gabriele di cui ha parlato è il figlio avuto di recente da Paolo Ciavarro e Clizia Incorvaia: ha due anni.
La scelta di raccontare la lotta al cancro in tv, se in un primo momento non era stata condivisa da Ciavarro, dopo si è rivelata quella giusta. “Essere accanto a Eleonora è bello – racconta lui – è una gioia perché è da tanto che non sono in televisione. All’inizio, quando mi ha detto che avrebbe voluto condividere la sua battaglia contro il tumore con tutti, io non ero molto d’accordo ma poi ho capito che ha fatto la cosa giusta perché in tanti mi dicono che stanno traendo molto coraggio da lei Abbiamo dato forza a tante persone con il racconto della malattia di Eleonora, tante persone ci fermano per dirci grazie- ha detto ieri-. Venire oggi qui è stato importante, avevo deciso di scomparire totalmente dalla tv, ma con questa signora, Silvia, è anche carino esserci“.
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it