NEWS:

Con l’ampliamento dell’ospedale Parini, ad Aosta ci saranno 38 posti letto in più

La società Siv ha stanziato 123,7 milioni di euro per il progetto, che prevede 318 posti per la degenza ordinaria, 84 per il day hospital e 61 per dializzati o degenti del pronto soccorso

Pubblicato:07-10-2021 14:08
Ultimo aggiornamento:07-10-2021 14:08
Autore:

coronavirus-ospedale-fiera-milano-terapia intensiva-scaled
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

AOSTA – Il progetto di ampliamento dell’ospedale Parini di Aosta, per la cui realizzazione la giunta regionale ha incaricato la società Siv srl, stanziando oltre 123,7 milioni di euro, prevede 463 posti letto, circa 38 in più di quelli attualmente disponibili nel presidio ospedaliero. Di questi 318 saranno destinati alla degenza ordinaria, 84 a day hospital e 61 a dializzati o degenti del pronto soccorso.

Il dato emerge dalla risposta dell’assessore alla Sanità Roberto Barmasse ad un’interpellanza illustrata in aula dalla consigliera del Progetto civico progressista Erika Guichardaz, da sempre favorevole alla costruzione di un nuovo ospedale e non al suo ampliamento. Proprio questa divergenza di vedute sul futuro del Parini all’interno della maggioranza, aveva portato, nel maggio scorso, la collega Chiara Minelli a dimettersi dal ruolo di assessora all’Ambiente e la stessa Guichardaz da presidente della quinta commissione.

Come sottolinea l’assessore, dei 463 futuri posti letto, “18 sono stati ricavati da una revisione del progetto originario”, resasi indispensabile a seguito di alcuni ritrovamenti archeologici nell’area destinata ai lavori. “Ringraziamo il guerriero celtico di essere apparso, grazie a lui possiamo aumentare i posti letto”, replica ironicamente la consigliera Guichardaz, ricordando che “non tutti sono dell’idea che aumentando le prestazioni sanitarie sul territorio”, obiettivo più volte preannunciato del nuovo Piano della Salute in fase di valutazione, “diminuiremo drasticamente i ricoveri ospedalieri”.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it