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Rifiuti, Ecomafie: bloccati a Salerno mezzi militari diretti in Somalia

Probabilmente destinati al gruppo islamista Al-Shabab: questa la segnalazione giunta alla commissione parlamentare d'inchiesta sui rifiuti, la 'Ecomafie'

Pubblicato:07-10-2015 17:41
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:37

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rifiuti tossiciMezzi dismessi dall’esercito italiano in viaggio dal porto di Salerno verso la Somalia e probabilmente destinati al gruppo islamista Al-Shabab: questa la segnalazione giunta alla commissione parlamentare d’inchiesta sui rifiuti, la ‘Ecomafie’, che ha ascoltato oggi i vertici della Capitaneria di porto e della Agenzia delle Dogane di Napoli e Salerno, per raccogliere informazioni sulle inchieste avviate per traffico transfrontaliero di rifiuti. L’ufficio interregionale delle dogane per la Campania e la Calabria ha infatti segnalato, nel corso dell’audizione, un’inchiesta attualmente in corso relativa all’invio di mezzi dismessi dall’esercito italiano verso la Somalia dal porto di Salerno, probabilmente destinati al gruppo islamista Al-Shabab. In questo caso “dietro l’apparente invio di rottami in teoria destinati al recupero si potrebbe nascondere un traffico illecito di materiale dual-use”.

L’ufficio delle dogane di Salerno ha riferito alla commissione Ecomafie i risultati di alcune indagini concluse in epoca recente che hanno portato al sequestro di rifiuti speciali diretti verso paesi extraeuropei. Le principali aree geografiche di destinazione dei rifiuti – classificati come veicoli, motori e loro parti – sono l’Africa e il Medio Oriente, rotta finale di molti traffici in partenza dai porti italiani. “Nel corso del 2014- hanno spiegato i funzionari delle Dogane- le destinazioni più frequenti dei rifiuti in relazione ad operazioni di esportazione si sono rivelate l’Egitto e il Marocco”. Per quanto riguarda il porto di Napoli, l’agenzia delle dogane ha segnalato l’invio di rifiuti in paesi africani, molto spesso mascherati da spedizioni di masserizie.

La Capitaneria di Porto di Napoli ha illustrato i risultati dell’attività di monitoraggio dell’invio dei rifiuti urbani prodotti nell’area di Napoli verso gli impianti esteri comunitari, avvenuti tra il 2012 e il 2014. Non sono stati evidenziati illeciti o particolari criticità rispetto a questi trasporti, che attualmente sono sospesi.


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