NEWS:

A Bologna disagi per la raccolta porta a porta, ecco i correttivi

L'assessore comunale all'Ambiente, Patrizia Gabellini, è lapidaria: "Indietro non si torna, non c'è via d'uscita"

Pubblicato:07-10-2015 12:23
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:36

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

BOLOGNA  – La raccolta differenziata “funziona, ma ci sono delle evidenti difficoltà nella gestione dei rifiuti”. Patrizia Gabellini, assessore comunale all’Ambiente, in commissione a Palazzo D’Accursio, ammette che la raccolta porta a porta in centro ha prodotto anche disservizi e disagi per i cittadini. “Abbiamo più volte discusso con Hera per trovare una soluzione, ma indietro non si torna, non c’è via d’uscita“, aggiunge Gabellini. E questa risposta è indirizzata soprattutto a Manes Bernardini, consigliere comunale civico, promotore della raccolta firme contro la differenziata e firmatario dell’interrogazione che chiede alla Giunta chiarimenti sull’operato di Hera.

“Non si possono portare indietro i vecchi bidoni- continua l’assessore- perché non ci permettono di differenziare quanto vuole la normativa”. Per questo motivo il Comune ha deciso di adottare una strada “costosa e radicale” come le isole interrate nel centro storico, “ammirata da molti amministratori che ci vengono a chiedere come funzionano”, rivendica Gabellini. Inoltre la nuova modalità di raccolta si è resa necessaria per la conformazione della città che, “tra portici e strade strette, non aveva lo spazio necessario per i bidoni e vetro e immondizia si sarebbero accumulati in giro”. Non hanno alcuna intenzione di tornare indietro nemmeno i firmatari della petizione voluta da Bernardini che rilancia: “Dopo aver raccolto migliaia di firme di gente insoddisfatta, passeremo alla ‘fase 2’: una nuova petizione, ma questa volta con proposte da presentare all’amministrazione”. Il problema della raccolta porta a porta riguarda soprattutto il centro storico ma i disagi si verificano anche nelle zone perifiche della città. E Hera propone ai cittadini nuove soluzioni.

Per la mancanza di punti di raccolta dell’umido, ha previsto un aumento dei cestoni già saliti di 104 unità dal novembre scorso. Se, invece, il problema riguarda lo svuotamento dei contenitori per pannoloni o pannolini, Hera ha deciso di aumentare i giorni di raccolta fino a cinque interventi settimanali, compresi i festivi. “Capiamo le difficoltà dei cittadini ma stiamo limando i problemi di queste operazioni che sono sperimentali- dice Raffaella Zanfini di Hera- ovviamente anche le persone dovrebbero fare la loro parte ed evitare atteggiamenti scorretti” come quello di lasciare le buste fuori dale campane e dai bidoni. Pronto intervento, il ‘Rifiutologo‘ (l’app che informa tramite cellulare sui servizi di smaltimento), maggiore intervento delle Guardie ecologiche volontarie e squadre aggiuntive di spazzini sono le altre risposte che l’azienda intende mettere in campo. Intanto oggi in commissione una decina di residenti e commercianti ha dato sfogo al malcontento per il porta a porta che “ha solo peggiorato la vita a tutti”. I cittadini più ‘colpiti’ dalle difficoltà della raccolta differenziata sono gli anziani che non sempre riescono a raggiungere le isole ecologiche o i punti di raccolta ma soprattutto “faticano ad aprire i nuovi cassonetti”, segnala Bernardini. E poi c’è il problema dell’aumento dei topi in città: “Si nutrono dei rifiuti e girano per tutta Bologna”. E’ vero sono di più, ammette l’assessore Gabellini, “ma per via delle vibrazioni dei cantieri che portano fuori tutti i topi dalle fogne”. E, in questa situazione, nemmeno la derattizzazione è utile: “Le ‘bustine esca’ per i topi sono “meno appetitose dell’umido buttato a terra” spiega Arianna Giordano, consigliere del Saragozza.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it