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ROMA – Martina Caironi è medaglia d’oro nei 100m femminili T63 ai Giochi paralimpici di Parigi 2024. L’azzurra si riprende il titolo già conquistato a Rio 2016, correndo in 14.16 (season best) la gara regina di categoria allo Stade de France e portando a casa una medaglia storica, la numero 70 dell’Italia, che supera così il bottino di Tokyo 2020, il 24esimo oro.
“Questa medaglia pesa tantissimo perché dopo Tokyo non ho mollato proprio per arrivare a questo d’oro. Penso di essermi ritrovata al 100% e adesso sono pronta a smettere di gareggiare così, col sorriso sulle labbra e avendo dato tanto per il movimento, sapendo che con la vera determinazione si può arrivare ovunque”. Martina Caironi, fresca campionessa paralimpica dei 100 metri T63, ha annunciato il ritiro subito dopo essersi messa al collo la medaglia d’oro.
“Già prima della gara mi sono sentita di nuovo campionessa e mi sono detta che sarei andata per l’oro. Non so come sarebbe andata se non fosse caduta Ambra- ha continuato- io ero pronta anche a un argento se lei fosse stata più brava, ma la mentalità era da oro ed è questo a farmi felice. Soprattutto perché a inizio agosto ho avuto uno stiramento che mi ha tenuta ferma due settimane ed è stato difficile riprendermi, ma se la testa lavora bene il corpo va”.
“Mi sento di dire che se lo sport agonistico diventa troppa sofferenza non va bene, per questo mi sono ripetuta di tenere duro fino a oggi e penso che questa esperienza mi servirà per tutta la vita più di tante altre”, ha quindi concluso Caironi.
Non è riuscito però alle azzurre il bis dello storico podio giapponese: sfortunatissime Ambra Sabatini, campionessa paralimpica in carica, e Monica Contrafatto, con la prima che nell’ultimo tratto del lanciato è inciampata, rovinando a terra e travolgendo la compagna di squadra. La medaglia d’argento è andata all’indonesiana Karisma Evi Tiarani (14.26, record del mondo T42), il bronzo alla britannica Ndidikama Okoh (14.59).
Poi la grande gioia è arrivata anche per Monica Contrafatto con la medaglia di bronzo nei 100 metri T63 ‘in differita’, anche se con un po’ di amarezza per l’andamento della gara che lasciava presagire un grande crono e che voleva concludere, anche in queste Paralimpiadi di Parigi, in un podio tutto azzurro. “Per la medaglia sono felicissima- ha detto- come sempre il terzo posto non me lo toglie nessuno. Quest’anno però sono migliorata tantissimo e so che potevo fare ancora meglio, peccato che sia andata così in termini cronometrici. Mi dispiace tanto per Ambra che è venuta da me scusandosi in lacrime anche se lei colpa non ne aveva. Sul momento non ci potevo credere, ora però con questa medaglia sono felice. Quando ho saputo della vittoria nel ricorso ero felicissima, ho urlato dalla gioia perché dopo anni di lavoro rischiavo di veder sfumare la medaglia per una sfortuna. Sto lavorando benissimo, potevo fare molto meglio anche di quanto fatto in semifinale ma la cosa che conta più di tutto in queste gare è salire sul podio. Penso che in un’altra situazione sul podio saremmo state io, Ambra e Martina quindi sono amareggiata ma anche contenta”.
Sul suo futuro, invece, ha spiegato: “Ho 43 anni quindi non so se sarà l’ultima Paralimpiade, vivrò anno dopo anno. L’intento è di continuare ma sarà tutto in itinere perché comunque quella dell’atleta è una vita di rinunce, quindi ora mi faccio un mese di vacanza e poi vedrò se avrò voglia di arrivare a Los Angeles”, ha concluso Contrafatto.
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