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Ciottoli e conchiglie come souvenir, ad Olbia 35 chili recuperati in un mese

Trasgressori provenienti da tutte le parti del mondo hanno visto contestarsi sanzioni amministrative da un minimo di 500 a un massimo di 3.000 euro

Pubblicato:07-09-2022 18:01
Ultimo aggiornamento:07-09-2022 18:01

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Sabbia, ciottoli e conchiglie delle spiagge sarde si rivelano ancora un souvenir ambito dai turisti, nonostante l’incessante campagna di comunicazione sul danno ambientale conseguente a tale comportamento e sulle pesanti sanzioni previste dal Codice della Navigazione in generale e dalla legge regionale 16 del 2017, nello specifico per i litorali sardi. In poco più di un mese sono stati recuperati ben oltre 35 chili di reperti marini tra il porto e l’aeroporto di Olbia, da parte dei funzionari Adm della Sezione territoriale di Olbia dell’Ufficio delle dogane di Sassari, con la collaborazione della Guardia di finanza di Olbia e degli addetti della Security.

AFFINAMENTO DELLE TECNICHE DI OCCULTAMENTO, TURISTA HA NASCOSTO LA SABBIA NEL FLACONE DI CREMA SOLARE

Le più disparate le nazionalità dei trasgressori provenienti da tutte le parti del mondo che hanno visto contestarsi sanzioni amministrative, il cui importo varia da un minimo di 500 euro a un massimo di 3.000 euro. Rispetto al passato, i trasgressori sono spesso consapevoli delle conseguenze del proprio comportamento, anche grazie alla campagna di sensibilizzazione promossa da Adm “Portala nel cuore”, ma si sta purtroppo assistendo al fenomeno di “affinamento” delle tecniche di occultamento, non ultimo il caso di una turista che ha nascosto la sabbia nel flacone di crema solare.

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