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La siccità non è finita, il Po soffre ancora specie in Lombardia e Piemonte

Le piogge cadute nell'ultimo periodo non sono bastate a risolvere il problema della scarsità d'acqua del Grande Fiume

Pubblicato:07-09-2022 17:58
Ultimo aggiornamento:07-09-2022 17:58

siccità estate 2022
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BOLOGNA- Le piogge, localizzate e di forma temporalesca, degli ultimi tempi non sono bastate a risolvere il problema della scarsità di acqua nel fiume Po. Se la siccità si è attenuata nelle aree emiliano-romagnole e venete, resta elevata in Lombardia e Piemonte. Basti pensare che grandi laghi del Nord e gli affluenti di monte sono in evidente sofferenza, che le portate del Po che restano sotto la media e il cuneo salino pur scemato, si è stabilizzato a 20-23 km dalla costa adriatica. Insomma, il livello di severità idrica rimane “rosso” (alto) con previsioni di precipitazioni nel breve e medio periodo. E’ quanto emerso dalla nuova seduta dell’Osservatorio Permanente sugli utilizzi idrici, che ha visto la partecipazione di una settantina di rappresentanti delle istituzioni e portatori di interesse, durante la quale si è confermata “la perdurante situazione complessiva di un conclamato deficit idrico ancora piuttosto evidente nell’area del bacino del fiume Po”.

PORTATE ANCORA SOTTO LA MEDIA DEL PERIODO

Le portate restano comunque sotto le media storica del periodo e sotto il livello obiettivo minimo da Piacenza a Pontelagoscuro e la situazione resta critica nella zona ovest del distretto, in particolare in Lombardia ed in alcune aree del Piemonte, dove grandi laghi alpini e affluenti di monte restano ampiamente “scarichi” ad eccezione del Garda. Il Lago Maggiore, si ricorda dall’Autorità di bacino, il più grande “serbatoio” naturale del Nord e che ha una ingente influenza idrica sul resto del bacino del Po, registra oggi un livello di riempimento del 14,5% della sua capacità di invaso contro il 19% del 24 agosto scorso. Vengono tenuti sotto controllo tutti gli invasi che contribuiscono alla produzione di energia idroelettrica e che però vedono tuttora una percentuale media di riempimento invasi del 34%, in linea con quella che ha caratterizzato tutta l’estate e quindi con scarsa capacità produttiva di energia idroelettrica. Quanto al prelievo per l’irrigazione, l’autorità fa notare come sia in progressivo esaurimento vista la conclusione della stagione colturale del periodo.

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AUTORITÀ DISTRETTUALE: STATO DI SEVERITÀ ALTA, ANCHE SE IN EMILIA-ROMAGNA IL FIUME HA BENEFICIATO DELLE ULTIME PIOGGE


“L’analisi degli indicatori idro climatici verificati oggi conferma ancora uno stato di severità alta- sottolinea il segretario generale dell’Autorità distrettuale del Fiume Po-Mite, Alessandro Bratti- Lo scenario rimane quindi di siccità elevata anche se, soprattutto la regione Emilia-Romagna ha comunque beneficiato delle ultime precipitazioni”. Questa situazione, aggiunge, “ci impone di tenere alta la guardia e per queste ragioni abbiamo fissato la prossima riunione dell’Osservatorio per il 21 settembre e confermato al contempo le misure di utilizzo idrico in linea con quelle già adottate nelle precedenti sedute dell’Osservatorio”.


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