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Lutto cittadino a Gragnano, oggi i funerali del piccolo Alessandro

Sul caso è intervenuto anche l'arcivescovo Francesco Alfano: "Una tragedia che continua a lasciarci senza parole"

Pubblicato:07-09-2022 09:43
Ultimo aggiornamento:07-09-2022 09:43

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NAPOLI – Il sindaco di Gragnano (Napoli) Aniello D’Auria ha firmato un’ordinanza che dispone il lutto cittadino per la giornata di oggi in concomitanza con la celebrazione dei funerali del piccolo Alessandro, il 13enne deceduto giovedì scorso dopo essere caduto dalla finestra dell’appartamento in cui viveva, al quarto piano di uno stabile di via Lemma. Gli investigatori avevano ipotizzato una caduta dopo il tentativo di aggiustare un cavo tv, ma dalle successive indagini è emerso un quadro differente. Il 13enne potrebbe essersi suicidato dopo alcuni messaggi contenenti insulti e minacce. Si indaga per istigazione al suicidio. Per oggi, dalle 10 alle 14, il Comune invita “i concittadini, i titolari di attività commerciali, le organizzazioni politiche, sociali e produttive e le associazioni sportive” ad esprimere la loro partecipazione al lutto sospendendo tutte le attività “in segno di raccoglimento e rispetto durante i funerali” evitando “comportamenti che contrastino con il carattere luttuoso della giornata”.

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Intanto don Francesco Alfano, arcivescovo della diocesi Sorrento-Castellammare di Stabia, ha scritto una lettera alla comunità, parlando del caso di Alessandro. “Una tragedia – si legge – che continua a lasciarci senza parole: siamo tutti sconvolti, emotivamente e moralmente. La morte di un ragazzo, che si stava appena affacciando alla vita, è sempre innaturale, crudele e insensata. Quando ad essa sono legati moventi dettati dalla violenza verbale e psicologica da parte di altri adolescenti e giovanissimi, gli stessi che dovrebbero condividere la bellezza della stagione dei sogni, ci rendiamo conto che l’allarme è suonato e non possiamo far finta di nulla”.


“Nessuno può lavarsi le mani – ancora l’arcivescovo -. Occorre mettersi in ascolto gli uni degli altri, facendoci, al tempo stesso, promotori di azioni concrete e compagni di viaggio delle nuove generazioni: si affacciano in un mondo che non hanno ancora conosciuto e che troppo presto si mostra insidioso e pericoloso, addirittura mortale. Rivolgo un appello, con tutto l’amore che ho, alla comunità e alle istituzioni. La scuola, la politica, la chiesa. Uniamoci, prima che sia troppo tardi”. Alfano chiede che “nei luoghi di incontro e di aggregazione siano previste figure professionali specializzate nella relazione con l’altro, capaci di mediare, accompagnare ed intuire”.

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