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Sofía Rhei, dalla letteratura young al romanzo. Aspettami fino all’ultima pagina è già bestseller

Diregiovani incontra la giovane autrice nota con lo pseudonimo di Cornelius Krippa

Pubblicato:07-09-2017 15:32
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:40

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ROMA – E’ uscito anche in Italia, per la collana 3.0 della Newton Compton Editori, “Aspettami fino all’ultima pagina”. È questo il romanzo d’esordio, nella narrativa per adulti, della scrittrice spagnola Sofía Rhei. Nota al grande pubblico della letteratura per ragazzi con lo pseudonimo di Cornelius Krippa, l’autrice spiega a Diregiovani questo cambiamento, questo suo primo viaggio nel romanzo. “Non è un cambiamento reale, perché non ho smesso di scrivere per i giovani né smetterò di farlo”, confessa. “Credo che chi a otto anni non legge difficilmente leggerà da adulto e per me è un grande onore e una grande responsabilità trovare storie per loro nella forma in grado di intrattenerli”.

Il potere della letteratura

Il libro è soprattutto un romanzo sul potere terapeutico dei libri, sulla loro capacità di curare. Nei libri ci sono tutte le risposte di cui si ha bisogno, basta saperle leggere. Per chi ha sofferto per amore, ma anche per chi stia cercando se stesso, la grande letteratura è una zattera che può aiutare l’anima a salvarsi dal naufragio. Aspettami fino all’ultima pagina, bestseller in Spagna, oltre che in Italia è in corso di traduzione in altri 10 Paesi.

“Ogni storia, però, ha un suo formato e un suo pubblico” spiega Sofía Rhei. “In questo caso, il romanzo parte da una esperienza autobiografica che per fortuna i piccoli non possono aver vissuto. Volevo utilizzare il romanzo per comunicare il mio vissuto alle persone che hanno attraversato qualcosa di simile. E ricevo messaggi, per ora solo di donne, che mi dicono di essere spaventate dall’identificazione con i pensieri distruttivi presenti nel libro.


Si vedono riflesse nel momento di minor autostima della protagonista, perché a tutte noi (e sicuramente anche a tutti gli uomini, però in un’altra maniera, e in un altro ambito) è successo di sentirsi disprezzate e di sentirsi annullate, in un modo o in un altro, da quando siamo piccole. Credo che la ricerca della perfezione è una sovra-compensazione che parte da una profonda insoddisfazione con noi stesse.”

Aspettami fino all’ultima pagina è una storia d’amore. Una storia non solo tra un uomo e una donna ma anche per i libri. Sofía Rhei Crede davvero nella loro forza “terapeutica”?

Certo. Prima che la psicologia esistesse come disciplina, era funzione primaria dei drammaturghi, e dopo, degli scrittori, proporre il catalogo dei tipi psicologici e delle deviazioni alla norma. Non è un caso che molte delle sofferenze o dei complessi derivino il loro nome dai personaggi classici, come Edipo e Elettra… In Shakespeare, Goldoni, Molière e Cervantes incontriamo tutto il ventaglio delle sofferenze mentali e anche tutto l’assortimento delle possibili reazioni umane davanti alle avversità e ai dilemmi.

Molti dei nostri problemi psicologici sono causati da autoinganni, e questi non sono che storie che ci raccontiamo a noi stessi. Spesso sono favole non esattamente reali, che ci ripetiamo e ci rigiriamo per giustificare i nostri comportamenti negativi. E’ sorprendente la capacità dell’essere umano di auto-convincersi di cose che sa perfettamente non essere certe, come “in fondo mi ama al di là di come mi tratta. L’amore è più importante”. Sono questi racconti che ci danneggiano, è possibile hackerarle con altre storie, con messaggi di autostima e di rispetto per se stessi, come “anche se mi ama a modo suo, io non merito di essere trattata così. Non tutto vale in amore”.

Lei è giovanissima e avrà ancora tanto da leggere. Ma c’è un autore o un libro che più di ogni altro le ha cambiato la vita?

Ce ne sono tantissimi… Mia madre dice che imparai a leggere da sola a tre anni, perché vedevo che tutti a casa mia davano tanto spazio ai libri ed ero disperata perché volevo sapere cosa ci fosse dentro. Così la perseguitavo per chiederle come si pronunciavano le lettere. Sicuramente esagera un po’, e più che essere stata io ad aver imparato da sola è stata lei ad avermi insegnato. Però da quello che posso ricordare ho cercato nei libri le spiegazioni alla confusione e al disordine della vita reale.

Mi ha cambiato la vita “La storia infinita”, che mi ha curato dall’idea giudeo-cristiana che i sogni sono qualcosa di negativo. Grazie a questa meravigliosa storia ho capito che sono il motore dell’immaginazione e della volontà.

I cinque autori che secondo Sofia Rhei non dovrebbero mai mancare in una libreria

William Shakespeare, Marcel Proust, Virginia Woolf, Isaac Asimov, Ursula K. LeGuin

Ai giovanissimi lettori quale libro – tra i grandi classici – consiglierebbe per incominciare il grande viaggio nella parola scritta?

I lettori giovanissimi sono i miei preferiti. Continuo a leggere con piacere molte delle novità per l’infanzia e l’adolescenza che mi trovo tra le mani. I grandi classici che hanno segnato la mia infanzia sono stati i racconti di Andersen e Oscar Wilde, i romanzi di Maria Gripe, Ottfried Preussler, Michael Ende, Jan Terlow… Un libro italiano che ho letto diverse volte e che mi affascinava era “Sette cuori per sette notte” di Elena Mignucci.

Il classico con il quale credo non si sbagli mai sono le versioni riadattate dell’Odissea. E’ una storia che può aprire gli occhi al senso della meraviglia e alla riflessione sulla psicologia umana. In poche pagine succedono grandi e sorprendenti avventure, contiene molte delle meraviglie della letteratura. Ci sono molti personaggi femminili e nessuno di questi è passivo. E, certamente, Alice nel paese delle meraviglie e la sua seconda parte. Esistono pochi testi così tanto vicini alla fantasia dell’infanzia, tanto stimolanti per la creatività e il pensiero critico.

Sofía Rhei, Aspettami fino all’ultima pagina

Newton Compton Collana: 3.0 Traduzione: Tessa Bernardi Pagine: 256 Prezzo: 10,00 e-book: 0,99

Silvia ha quasi quarant’anni, vive e lavora a Parigi e ha una relazione difficile con Alain un uomo sposato che da mesi le racconta di essere sul punto di lasciare la moglie. Dopo tante promesse, sembra che lui si sia finalmente deciso, ma la fatidica sera in cui dovrebbe trasferirsi da lei, le cose non vanno come previsto. E Silvia, in una spirale di dolore e umiliazione, decide di farla finita con quell’uomo falso e ingannatore. Vuole riprendere in mano la sua vita. Alain però non si dà per vinto, e Silvia non è abbastanza forte da rimanere indifferente alle avances dell’uomo che ama…

Dopo giorni e notti di disperazione, viene convinta dalla sua migliore amica a fare visita a un bizzarro terapeuta, il signor O’Flahertie, che sembra sia capace di curare le persone con la letteratura. Grazie ad autori come Oscar Wilde, Italo Calvino, Mary Shelley, e al potere delle loro storie, Silvia comincia a riflettere su chi sia realmente, su quali siano i suoi desideri più profondi e su cosa invece dovrebbe eliminare dalla sua vita.

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