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Al Festival della robotica teleconsulto con referti in tempo reale / Foto

Mosca (Fondazione Arpa): con Sant’Egidio lo portiamo in Africa

Pubblicato:07-09-2017 14:09
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:39

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PISA – A Pisa si registra la più alta concentrazione di ricercatori, addetti, aziende che si dedicano allo sviluppo della robotica e alla sua commercializzazione. E allora non è un caso che in questi giorni, dal 7 fino al 13 settembre, la città si trasformi in una capitale, con il primo festival internazionale del settore. Già oggi aprirà al pubblico il padiglione agli Arsenali repubblicani con molti macchinari dedicati alla sanità, alle cure ma anche con qualche prototipo inatteso della cosiddetta robotica collaborativa, cioè al servizio dell’uomo nella vita quotidiana.

In campo sanitario, il prodotto con le maggiori ambizioni è un apparecchio video per il teleconsulto. Della linea ‘intouch health’ il dispositivo offre in tempo reale la possibilità di una consulenza a distanza, anche di migliaia di chilometri, fra medici per un problema ad esempio microbiologico, chirurgico o ginecologico. “L’esperto può utilizzare questo servizio e rispondere assolutamente in diretta- spiega Franco Mosca, presidente della fondazione Arpa– Può tornare utile per trasmettere le richieste al personale competente all’ospedale di riferimento. È già attivo all’isola d’Elba”.

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La possibilità di un teleconsulto a distanze enormi schiude scenari di collaborazione sanitaria anche nelle realtà dei Paesi in via di sviluppo. Con un progresso significativo in vista dell’assistenza e delle cure. È lo stesso Mosca a far capire che a Pisa il progetto degli ex allievi della scuola Sant’Anna va oltre la semplice suggestione: “Stiamo portando avanti con la comunità di Sant’Egidio una collaborazione basata sul telerefertaggio e sul teleconsulto. È una delle vie da perseguire- chiarisce- per abbassare le disparità fra Nord e Sud del mondo. Si tratta di un mezzo prodigioso e rappresenta una forma di tecnologia pensata anche per i più poveri, per chi non ha niente”.


Con robot “Da Vinci”meno effetti collaterali e tempi di recupero accorciati negli interventi chirurgici

Sempre in ambito medico, al festival viene esposto ‘Da Vinci’ il robot per gli interventi chirurgici. Una evoluzione rispetto ai primissimi modelli che consente, attraverso bracci mobili, di migliorare la precisione delle operazioni e a ridurre la loro invasività. I benefici per i pazienti sono duplici: minori effetti collaterali e tempi di recupero visibilmente accorciati. A livello terapeutico, poi, si trova una dimostrazione plastica dell’hi-tech messo a disposizione dell’uomo: si tratta di ‘Nao’ che attraverso suoni, il linguaggio verbale e non verbale aiuta i bambini autistici. La loro patologia li affligge con un deficit di imitazione, tratto cognitivo fondamentale per crescere. L’umanoide giocattolo dimostra di saperci fare, visto che finora ha sortito effetti apprezzabili rispetto alle tecniche tradizionali per irrobustire la capacità di dialogo dei bimbi.

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