NEWS:

A Ferrara partono i 4 progetti di Hera Lab suggeriti dai cittadini – VIDEO

Bollette ritardate e rateizzate, lezioni di teleriscalmento nelle scuole e workshop per gli imprenditori ma anche contributi alle start up che puntano su riciclo e recupero

Pubblicato:07-09-2015 16:27
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:32

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

BOLOGNA – Bollette ritardate e rateizzate per le famiglie in difficoltà grazie ad un accordo con il Comune, lezioni di teleriscalmento nelle scuole e workshop per gli imprenditori ma anche contributi alle start up che puntano su riciclo e recupero. Puntano su questo i primi quattro progetti che Hera si accinge a finanziare, a Ferrara, seguendo le proposte arrivate da Hera Lab Ferrara, il comitato di ‘suggeritori’ nato lo scorso anno nella città estense come in altre cinque province dell’Emilia-Romagna.

Le quattro iniziative (ma il comitato ha già pronte altre sei-sette idee da sviluppare) sono state presentate a Ferrara dall’ad di Hera, Stefano Venier, e dal sindaco Tiziano Tagliani, alla presenza della maggior parte dei 12 membri dell’Hera Lab ferrarese, in cui siedono, imprenditori, libero professionisti, giovani e altri rappresentanti del tessuto sociale ed economico cittadino.


hera_ferrara_2

Il primo progetto che partirà è Olga, il progetto di supporto alle famiglie in difficoltà nel pagare le utenze: grazie ad una collaborazione tra Comune, Asp e Hera, verranno individuate le famiglie assistite dai servizi sociali e si concederà loro una moratoria di 21 giorni e condizioni speciali di rateizzazione dei pagamenti (fino a nove mesi senza interessi). Il protocollo è già stato firmato a luglio e l’entrata in vigore è prevista per novembre, quando ci si muoverà per estenderlo anche ad altri Comuni del ferrarese. Un tema, questo, su cui si era concentrato già l’Hera Lab di Ravenna, sul cui input l’anno scorso Hera ha prodotto un opuscolo in cui si ricorda ai cittadini le possibilità di sostegno esistenti per chi fa fatica a pagare le utenze. “Questi aiuti sono utilizzati in Italia solo dal 34% di chi ne avrebbe diritto, in regione va meglio perchè siamo al 55% ma c’è un grande margine di miglioramento. L’opuscolo ha funzionato in questo senso”, dice Venier.

hera_ferrara

Un altro tema su cui Hera Lab Ferrara ha deciso di puntare è il teleriscaldamento, “molto importante per questa città”, sottolinea Tagliani. L’idea di fondo è quella di diffonder esempre più la cultura del teleriscaldamento, facendo conoscere le nuove offerte e i benefici ambientali ed economici. Si parte entro la fine dell’anno: da un lato, saranno organizzati workshop informativi nella sede del Comune dedicati a imprese e categorie economiche; dall’altro, nell’istituto Bachelet (dove insegna uno dei componenti di Hera Lab) verranno fatti approfondimenti sulla geotermia e tra i banchi sarà realizzato anche uno studio ambientale che poi sarà presentato alla cittadinanza. Infine, Hera valorizza anche il riciclo, con il progetto RiReRi (Riciclo recupero riutilizzo), che in collaborazione con Cna e Legacoop prevede la definizione di un bando a supporto di start up e idee imprenditoriali innovative su questi temi. “Stare vicini alle giovani imprese è un tema a noi caro”, sottolinea l’ad di Hera Venier, che ricorda l’offerta commerciale “Hera start up”, lanciata l’anno scorso, che prevede tariffe ridotte per i servizi di gas, energia elettrica e telecomunicazioni per le imprese sotto i 18 mesi e gli imprenditori under 35. “Di imprese giovani ne nascono tante- afferma Venier- il problema è che poi molte chiudono. Il nostro obiettivo è ridurre la moria delle giovani imprese. I giovani devono essere sostenuti, nel primo anno devono concentrarsi sull’idea”, conclude.

I 12 ‘suggeritori’ che da maggio 2014 compongono l’Hera Lab Ferrara (è il quinto comitato nato in regione dopo Ravenna, Imola e Faenza nel 2013 e Rimini e Bologna nel 2014) restano in carica tre anni e non sono retribuiti. Il gettone di presenza ricevuto da Hera lo devolveranno a fini sociali: hanno deciso di destinarlo all’associazione “Viale K” che li utilizzerà per finanziare la realizzazione di un orto nel carcere di Ferrara, che consentirà ai detenuti più poveri e senza familiari di integrare la dieta con verdura e frutta fresca, oltre che di arricchire le attività trattamentali dell’istituto.

I sei Hera Lab nati in Emilia-Romagna, in questi primi due anni, hanno proposto 34 progetti a Hera, che li ha valutati. Dodici è il numero delle iniziative già realizzate (sei a Ravenna e sei a Imola-Faenza); quelle in cantiere sono 16 (tra cui appunto i quattro progetti di Ferrara). “Hera Lab è uno strumento di relazione e ascolto con le varie categorie” afferma Venier. “Hera, che da sempre è molto attenta a fare indagini e a raccogliere opinioni tra i propri clienti, ora ha anche questo strumento in più, un comitato di ‘suggerimento’ promosso per migliorare la sostenibilità dei servizi e per dialogare con le comunità del territorio”, conclude il numero uno della multiutility. Dal sindaco di Ferrara Tagliani va un plauso a Hera per lo “sforzo di rimanere coerente nella propria missione di azienda territoriale, nonostante lo scenario sia molto cambiato, mantenendo un rapporto direto con la comunità locale e interpellandola sulla qualità dei servizi”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it