
BOLOGNA – Nasce a Bologna la versione italiana di Podemos. Il partito degli “indignados”, dopo il boom spagnolo, ci prova anche in Italia e promuove la sua assemblea costituente proprio sotto le Due Torri, dove negli ultimi anni si è assistito anche ad una buona prova della lista Tsipras.
L’atto di nascita avverrà sabato prossimo, 12 settembre, allo spazio culturale “ZonaZago7” di via Zago.
“Abbiamo scelto Bologna come spazio della prima iniziativa perché è città simbolo, contraddittoria e dialettica, emblema della crisi e della transizione politica, economica, intellettuale europea e italiana” scrivono i promotori Vito Barresi, Sandro Romagnoli, Marco Giustini e Milva Cavazza. “Abbiamo speranza che le compagne e i compagni bolognesi e non solo sapranno condividerci”. L’assemblea costituente di Podemos, che arriva giusto a pochi mesi dalle amministrative a Bologna (dove peraltro è da tempo in gestazione una lista civica di sinistra), si propone di costruire un’alternativa tanto al Pd quanto al Movimento 5 stelle e a una “antipolitica funzionale al regime”.
L’obiettivo, come recita una nota, è “costruire insieme una politica e una coalizione di unità popolare di respiro europeo, in una nuova epoca di riscoperta globale delle prospettive storiche marxiste e gramsciane, che si vuole aprire anche per affrontare le nuove e straordinarie opportunità offerte dalla galoppante disgregazione verticale delle formazioni politiche autoritarie, antipluraliste e ideologicamente totalizzanti come il Pd e M5s”.
“Noi- scrivono i promotori di Podemos- intendiamo rivolgerci a un giacimento politico, elettorale, sociale ed economico enorme che non trova canali né giusta espressione nella rappresentanza istituzionale attuale. Storie di vita, storie di comunità, vicende di piccoli e grandi gruppi, di partiti e intellettuali, protagonisti simboli e martiri del pensiero di giustizia e uguaglianza, il cui contributo storico oggi appare denegato da una vera e propria industria del profitto politico che ha pianificato il catastrofico genocidio culturale della sinistra italiana, la sua violenta disidentificazione, la brutale demolizione e infine la garrula rottamazione renzista dei suoi simboli e dei grandi ideali”. Tutto questo, secondo Podemos, “si è imposto nella forma di una ‘politica confezionata’, seriale, replicante, piccolo borghesizzata che ha prodotto e riproduce manichini in abiti da cerimonia da indossare davanti a un microfono, di fronte a una telecamera, nelle assise sovrane e democratiche ridotte a bivacco dalla corruzione”.
di Mirko Billi
Giornalista professionista
Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it