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Vacanze mai così care da 50 anni, salasso annunciato tra caro-carburante e rincari

Brutte notizie per gli italiani in partenza per le ferie. Dagli spostamenti ai pernottamenti fino all'alimentazioni: ecco per cosa si spenderà di più

Pubblicato:07-08-2022 14:32
Ultimo aggiornamento:07-08-2022 18:36
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ROMA – Mentre scatta l’esodo, gli italiani – quelli almeno che ancora possono permettersi le ferie – vanno incontro a un salasso annunciato: si preparano infatti a vivere vacanze estive, quelle del 2022, che saranno ricordate come le più care degli ultimi 50 anni. Quest’anno si registrano infatti rincari fino a tre cifre per il comparto turistico. Iniziando dagli spostamenti, chi decide di partire per la villeggiatura deve mettere in conto aumenti abnormi per aerei, traghetti e carburanti – spiega il Codacons – I voli nazionali costano un terzo in più rispetto allo scorso anno (+33,3%) mentre le tariffe dei voli internazionali sono più che raddoppiate, segnando il record del +124,1%. Non andrà meglio a chi deciderà di muoversi in auto: oggi un litro di benzina costa il 13,4% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il diesel è rincarato del 22,6% su base annua.

Rincari che incidono in modo pesante sulla spesa per il pieno, specie per chi percorre lunghe tratte e si sposterà dal nord al sud Italia. Sul fronte dei trasporti marittimi, i traghetti registrano aumenti del +18,7%, mentre diminuiscono le tariffe ferroviarie (-9,9% su base annua). Si apre poi la pagina dei pernottamenti, con le strutture ricettive che hanno applicato rincari elevatissimi: per dormire in albergo, motel e pensioni occorre pagare in media il 21,4% in più rispetto allo scorso anno. Altra voce che registra aumenti pesanti è quella relativa all’alimentazione, spesa indispensabile durante la villeggiatura: bar e ristoranti hanno ritoccato i listini del +4,6%, mentre i generi alimentari costano in media il 9,1% in più. Per visitare musei, parchi e giardini si spende invece il 3,2% in più, mentre andare al cinema, al teatro o ad un concerto costa il 2,3% in più.

Altra nota dolente quella relativa agli stabilimenti balneari che, in base alle stime del Codacons, hanno applicato sul territorio rincari medi tra il 5% e il 15%, a seconda della località e della tipologia di struttura. Da segnalare infine rincari anche sul fronte dei servizi nautici, con imbarcazioni, motori fuoribordo ed equipaggiamento per imbarcazioni che costano il 14,7% in più. Una vacanza di 10 giorni – in base alle stime del Codacons – costa quest’anno tra il 15,5% e il 20% in più sul 2021, considerando le spese per spostamenti, pernottamenti, cibi e servizi, passando da una media di 996 euro a persona del 2021 ai circa 1.195 euro del 2022, con un incremento di spesa che potrebbe raggiungere i 199 euro procapite. Conto che risulta ovviamente più salato per chi trascorre le vacanze all’estero e deve affrontare tariffe aeree proibitive – conclude il Codacons.


AUMENTI SETTORE TURISTICO

Voli internazionali: +124,1%; Voli nazionali: +33,3%; Traghetti: +18,7%; Alberghi, motel, pensioni: +21,4%; Pacchetti vacanza internazionali: +6,2%; Ristoranti e bar: +4,6%; Stabilimenti balneari: tra +5% e +15%; Musei, parchi e giardini: +3,2%; Cinema, teatri e concerti: +2,3%; Trasporto ferroviario passeggeri: -9,9%; Imbarcazioni, motori fuoribordo ed equipaggiamento per imbarcazioni: +14,7%.

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