NEWS:

Sud Sudan, Dall’Oglio (Cuamm): “Meno armi in giro, c’è aria di pace”

Dall'Oglio lavora nello Stato dei Laghi dal 2013, l'anno in cui il Paese è sprofondato nel conflitto civile

Pubblicato:07-08-2018 16:05
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:27

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Negli ultimi mesi qualcosa ha iniziato a muoversi positivamente: nello Stato dei Laghi ad esempio, i gruppi armati sono stati disarmati. Per le strade circolano meno giovani armati, e la situazione è più tranquilla”. Lo dice all’agenzia ‘Dire’ Giovanni Dall’Oglio, esperto di salute pubblica, coordinatore sanitario di Medici con l’Africa Cuamm. Dall’Oglio lavora nello Stato dei Laghi dal 2013, l’anno in cui il Paese è sprofondato nel conflitto civile.

Domenica scorsa, dopo mesi di negoziati, centinaia di migliaia di morti e oltre 3 milioni tra sfollati interni e rifugiati, è stato siglato un accordo di pace tra il presidente Salva Kiir e il leader del principale gruppo ribelle Riek Machar.

“E’ un’ottima notizia chiaramente- prosegue il medico- ed è ciò che da tempo chiediamo al governo, perché sicurezza e stabilità sono responsabilità delle istituzioni. Ora bisogna vedere se gli accordi verranno rispettati”. A causa del conflitto diversi operatori umanitari hanno perso la vita. “Capita che le bande sparino contro i veicoli- riferisce il responsabile- E’ un contesto che chiamiamo ‘ultimo miglio’, non solo perché siamo isolati, ma anche perché fa caldo, non si trova da mangiare, e l’insicurezza limita le attività”. L’azione della onlus si articola “nell’erogazione dei servizi di base attraverso le strutture statali e non, e nell’organizzare e/o potenziare i programmi insieme al ministero della Sanità e i partner locali. Il bacino d’utenza raggiunge due milioni di persone”. Qui la priorità “e’ assicurare le scorte di farmaci e garantire un’assistenza che funzioni, e sia di qualità”.

Un lavoro reso difficile “dalle strade insicure o impraticabili – perché nessuno le mette a posto – ma anche da una progressiva riduzione dei fondi: i donatori- prosegue Giovanni Dall’Oglio- temono che, a causa del conflitto, le risorse si disperdano. Prima ad esempio offrivamo anche corsi di formazione, e avevamo buone scorte di farmaci. Ora la situazione è diversa, abbiamo lo stretto indispensabile”. I servizi offerti dal Cuamm puntano prima di tutto a donne e bambini: “ci occupiamo di identificare e offrire supporto e cure sia ai bambini malnutriti sotto i 5 anni, sia alle donne incinte, puerpere e nel periodo dell’allattamento. Poi garantiamo le vaccinazioni pediatriche fino a due anni di età: abbiamo 64 motociclette con cui raggiungere le zone più remote, così riusciamo a coprire 1.600 punti di vaccinazione al mese. Si tratta di un ambito importante: nei mesi scorsi nello Stato dei Laghi si sono registrate diverse epidemie di colera e morbillo, soprattutto laddove mancano i frigoriferi per conservare i vaccini”. Nonostante le difficoltà, “le istituzioni ci sono, e abbiamo imparato a lavorare insieme”, chiarisce Dall’Oglio, fratello di padre Paolo, il gesuita sequestrato in Siria nel 2013. “Tutto sta nell’avere cura: una forte motivazione e capacità di ascolto sono cose importanti, ma bisgona soprattutto essere consapevoli che ciò che non fai tu, non lo farà nessun altro. Solo così puoi gettare le basi per inizitive di lungo periodo”.


Ti potrebbe interessare:

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it