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Kenya, ecco I-Cut: l’app anti mutilazioni genitali creata da 5 ragazze

ROMA - Una app per sostenere la

Pubblicato:07-08-2017 10:14
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:35

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ROMA – Una app per sostenere la lotta alle mutilazioni genitali femminili: a svilupparla un gruppo di adolescenti del Kenya, Paese che come molti ancora in Africa ancora è colpito da questa pratica dolorosa.

Il team keniano – di età compresa tra i 15 e i 17 anni – sarà il solo dall’Africa a prendere parte alla Technovation World Pitch Summit, una competizione promossa da Google, Verizon e le Nazioni Unite nella Silicon Valley, in California, da lunedì 7 a venerdì 11 agosto. L’obiettivo è premiare con 15mila dollari l’app che risponde al meglio a una particolare esigenza della propria comunità, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile promossi dall’Onu.


‘I-Cut’, la app per smartphone e tablet creata da queste giovani inventrici, è “una piattaforma che permette alle donne che rischiano di subire il taglio, di denunciare e mettersi in contatto con le Ong per i diritti umani impegnate sul tema”, così come ha spiegato una di loro alla stampa internazionale.

L’idea è arrivata dopo che una loro compagna di scuola ha dovuto lasciare gli studi subito dopo aver subito il taglio, e ha dovuto sposarsi. Anche gli insegnanti quindi, secondo le ragazze, dovrebbero essere inserite nella piattaforma, per dare supporto alle giovani, qualora nessuno in famiglia sia disposto ad aiutarle.

Il concorso promosso da Google, Verizon e Onu vedrà anche la partecipazione di una squadra cambogiana: queste studentesse ancor più giovani delle compagne keniane, in età compresa dagli 11 e i 12 anni, hanno ideato un’applicazione che incoraggia e facilita l’acquisto di prodotti tradizionali della propria comunità, i Khmer. Scaricata oltre 1.100 volte, è stata quindi selezionata per sfidare gli altri concorrenti.

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